EMERGENZA ABITATIVA – SERGI (DIRITTO ALLA CASA): NESSUN INTERESSE DELL’AMMINISTRAZIONE

Lettera aperta al Sig. Sindaco del Comune di Brindisi
Ing. Riccardo Rossi
Le notizie di cronaca degli ultimi giorni ( da ultimo il dramma della Famiglia
Malagnino, in via Sallustio ) evidenzia lo scarso interesse con cui l’Amministrazione
comunale ha affrontato l’emergenza abitativa territoriale; il che è sintetizzabile in tre
questioni sintomatiche.
1) La prima è la mancata attuazione dell’ graduatoria emergenza abitativa ex art.
12 della L.R. 10/2014, ossia la << riserva di alloggi per situazioni di emergenza
abitativa >>, compresi gli sfratti per morosità incolpevole ( come nel caso della
Famiglia Malagnino).
L’attuale amministrazione comunale, infatti, ha inspiegabilmente “ congelato”
tale graduatoria, pur regolarmente approvata dalla Commissione Emergenza Abitativa
( presieduta dal Vice Prefetto Dott.ssa Cicoria ) nel lontano dicembre 2015, omettendo
di rispondere alla situazione di precarietà ed incertezza in cui versano tante famiglie
disagiate; il che ha avuto come unico risultato quello di invogliare l’immissione abusiva
in alloggi pubblici.
Il fatto più sorprendente è che in precedenza il Comune ha però provveduto
all’effettiva attuazione della stessa graduatoria per sole due posizioni, omettendo invece
di provvedere nei confronti di tutti gli altri aventi diritto ( per un totale di 178 ).
In altra circostanza emergenziale, però, il Comune ha provveduto nuovamente
senza rispettare la su indicata norma regionale, nello specifico con la deliberazione nr.
259 del 26.06.2019, con cui ha reperito un alloggio alternativo a nr. 7 nuclei familiari
occupanti un edificio comunale di via Sele, collocandoli presso un’altra struttura sita in
c.da Chiodi in Brindisi.
Sembra quindi che di fronte alle emergenze abitative il Comune tratti ciascun
interessato a volte come “figlio” altre volte come “figliastro”.
2) Altro questione è la mancata istituzione della c.d. “ Agenzia per l’Affitto” ( da
tempo presente in tante altre città pugliesi ), prevista dall’art. 3 della L.R. 22 del 20
maggio 2014, al fine di << favorire l’incontro fra domanda e offerta, il rispetto delle
norme contrattuali e il contenimento dei prezzi degli alloggi in locazione >>.
Anche in questo caso, tale omissione ha contribuito ad aggravare l’emergenza
abitativa ( sintomatiche sono le numerose procedure di sfratto per morosità in corso ),
atteso che lo scopo di quell’Agenzia è di far incontrare la domanda e l’offerta di alloggi
abitativi. Attualmente, invece, la maggior parte dei proprietari preferisce tenere i propri
immobili sfitti od offrirli in locazione a prezzi decisamente elevati; il che rende
difficoltoso l’accesso all’abitazione per chi non può permettersi un’abitazione in
proprietà.
Nessuna giustificazione di natura economica può invocare il Comune su tale
omissione, poiché le risorse per il funzionamento dell’Agenzia in argomento potrebbero
reperirsi attraverso contributi da parte dei soggetti coinvolti ( su una percentuale sui
contratti di locazione stipulati ), ma anche con risorse attribuite dalla Regione
per i cc.dd. “ contribuiti integrativi di premialità”.
3) Ultima ( non per importanza) la questione della mancata istituzione del Fondo
sociale di cui all’ art. 33 della L.R. 10/2014.
Il legislatore regionale ha previsto l’istituzione di tale Fondo << da utilizzarsi
per la corresponsione di contributi agli assegnatari che non siano in grado di sostenere
l’onere per il pagamento del canone di locazione e per il rimborso dei servizi prestati
dall’ente, nonché per i cambi di alloggio >> .
Anche in questo caso l’Amministrazione comunale ha completamente ignorato
la normativa regionale, ricordandosi di quelle famiglie che si trovano in difficoltà
socio-economica ( le cc.dd. morosità incolpevoli ) solo per inviare loro atti di diffida e
messa in mora ( che non potranno mai essere onorati ), preannunciando le procedura di
decadenza dell’assegnazione dell’alloggio.
Le stesse famiglie si trovano così abbandonate al loro destino, senza alcuna
positiva prospettiva futura.
La nostra Associazione da tempo ha evidenziato quanto sopra sollecitando anche
degli incontri costruttivi e propositivi, senza però avere mai riscontro.
Ormai “ i nodi sono venuti al pettine”; sicchè sollecitiamo per l’ennesima volta
un incontro con il Comune, per offrire contributi propositivi.
Preannunciando, nel contempo, che ove dovesse perseverare la su denunciata
situazione di inerzia, la scrivente Associazione si riserva di agire nelle sedi giudiziarie
più opportune.
Associazione di Promozione Sociale “ Diritto alla Casa” E.T.S.
Il Presidente Sig. Luigi Sergi

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