ENNESIMO SUCCESSO PER IL BRINDISINO RIZZO, DOMANI A TORINO ANTEPRIMA DEL SUO DOCU-FILM STORICO

Sarà proposto in anteprima nazionale alle nuove Ogr-Officine Grandi Riparazioni, il documentario Rai “Miss Sarajevo” nato da un’idea di Nicoletta Mantovani, vedova del maestro Luciano Pavarotti scomparso nel settembre 2017. L’appuntamento è per giovedì 4 Ottobre alle ore 23,05 su rai 3 la trasmissione della pellicola, della durata di 50 minuti. Il docu-film, prodotto dalla RAI, si focalizza sulla tragedia della guerra nei Balcani di oltre 20 anni fa: è stato prodotto da Superangeli 2 con la conduzione di Paola Severini Melograni e la prestigiosa regia di Federico Rizzo (Fuga dal call center, Whisky di via Nikolajevka, Il ragioniere della mafia, Taglionetto, etc.).

“Miss Sarajevo” – che prende il titolo dalla canzone degli U2 ispirata dal conflitto armato ed è stata interpretata da Bono Vox e il maestro Pavarotti – racconta alcune storie di pace e di riscatto nate “dalle ceneri” del drammatico assedio della capitale della Bosnia-Erzegovina, mettendo in luce il lavoro delle forze armate italiane. Una parte della pellicola narra la straordinaria realtà del Music Centre di Mostar, fondato il 21 dicembre del 1997 da Luciano Pavarotti. Il maestro non lasciò inascoltato l’appello di Miss Sarajevo “Non lasciate che ci uccidano!” e coinvolse in quella storica impresa altri importanti nomi del panorama musicale nazionale e internazionale, tra cui gli U2.

Anche la popolarità di Lady Diana che allora decise di sposare la causa, rese possibile l’inaugurazione del centro. Ancora oggi, il Pavarotti Music Centre, aperto ai bambini con disabilità di qualunque provenienza, croati o serbo bosniaci, è ancora oggi una realtà essenziale per la coesione sociale e per le attività di musicoterapia nei Balcani.

L’Italia al Kosovo piace, che siano i nostri militari o i cooperanti, non fa differenza. Esempio straordinario, la prima casa famiglia del Kosovo, fondata da un volontario umbro (ex Caritas) che accoglie bambini “spezzati” (gli ultimi tra gli ultimi), e che sta costruendo il sistema sociale e di welfare nella giovane repubblica kosovara. Poi c’è la storia del monastero di Decani (la Cappella Sistina dei Balcani), una delle meraviglie mondiali, salvata solo grazie ai soldati italiani; i giovani blogger di Kosovo2.0; la storia di Bekim Blakaj, che raccoglie in una “enciclopedia” dati e riferimenti di tutti i caduti di tutte le etnie, per arrivare a costruire un’operazione di perdono collettivo. Testimoniato anche Goran Bregovic, il musicista e compositore nato in Bosnia, Miss Sarajevo vuole essere un piccolo, iniziale ringraziamento al lavoro delle istituzioni italiane nel mondo. Un prezioso contributo giunge anche da Behgjet Pacolli, vice premier e ministro degli Esteri del Kosovo.

Dopo l’anteprima a Torino, il 27 settembre alla presenza del ministro della difesa,e la messa in onda della Rai, il 4 ottobre, prevediamo altre presentazioni in Italia e all’estero.

 

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