Esattamente un anno fa, il 23 gennaio 2020, la città di Wuhan entrava in quarantena. Il mondo seguiva con apprensione le prime notizie di un virus che appariva ancora lontano: il covid19. Nessuno avrebbe mai neanche potuto immaginare che una tremenda pandemia stava per colpire tutto il mondo. È passato un anno e, purtroppo, la situazione è ancora “pericolosa”. La scoperta dei vaccini fa sperare in un contenimento del virus al più presto possibile, anche se l’organizzazione della somministrazione a tutta la popolazione non è facile. Varie le problematiche, come il ritardo nella consegna delle dosi e, soprattutto, una previsione a lungo termine. L’ipotesi più accreditata è quella di riuscire a vaccinare il 70% della popolazione entro la fine dell’estate.
È stato un anno difficile che ha cambiato per sempre le nostre vite e, soprattutto, il nostro modo di pensare.
Era il 30 gennaio 2020, quando due turisti provenienti dalla Cina risultatavano positivi al covid, i primi due casi italiani confermati della pandemia. Il 20 febbraio 2020, invece, ricordiamo il primo italiano positivo a Cologno. Il 9 marzo 2020, il premier Conte decide il lockdown in tutto il paese, una data che ha cambiato l’Italia. Tutto chiuso, tranne i servizi essenziali, fino al 18 maggio 2020. Il 10 marzo 2020 inizia ufficialmente il blocco totale e le televisioni mostrano le immagini delle città deserte e una forte sensazione di paura assale tutti. Immagini di morte e desolazione che non potremo dimenticare facilmente. Immagini che rimarranno nei libri di storia e nelle nostre menti. Anna Consales