ESTERNALIZZAZIONE APPALTI SANITARI. LA POSIZIONE DELLA CGIL FP BRINDISI

Negli anni passati si è molto combattuto per riuscire ad ottenere l’internalizzazione di diversi servizi sanitari appaltati all’esterno in ASL BR, tra cui quello di pulizia e sanificazione.

Si tratta di una straordinaria  esperienza gestionale riformista ed innovativa che ha determinato un nuovo modello di sistema sanitario e sociale che riaffida alla mano pubblica importanti  servizi, contrastando l’idea liberista incentrata sul mercato tipico di una logica ”compra  -vendita”, dove l’ASL diviene soggetto acquirente e non produttore, teso alla esternalizzazione dei servizi.

Riuscire a creare stabilità in questi servizi significa maggiore controllo sui processi  organizzativi e sullo stesso risultato  da offrire all’utente finale che, nel caso di specie è rappresentato da degenti, ma soprattutto migliora la qualità dei servizi, in primis il servizio igienico e di sanificazione delle strutture sanitarie.

Tuttavia tutti i servizi internalizzati della ASL BR sono ormai incardinati definitivamente nel “governo pubblico” tranne il predetto servizio di pulimento e sanificazione che conta ben 280 addetti, atteso che un’azienda ha ritenuto avviare ricorso avverso tale processo di internalizzazione, che è sfociato in una pronuncia con cui veniva annullata la  deliberazione n. 1487/2014 in forza della quale l’Azienda Sanitaria Locale di Brindisi aveva disposto l’affidamento diretto del servizio di pulizia e sanificazione in favore della  propria società in house Sanitaservice ASL BR s.r.l.

Allo stato, dopo una serie di ulteriori passaggi dinanzi alla Magistratura Amministrativa, pare siano maturi i tempi per l’ottemperanza della sentenza.

In buona sostanza, i lavoratori già stabilizzati  all’interno della società partecipata di ASL BR, con questa pronuncia, a breve saranno costretti a divenire nuovamente lavoratori del privato, con tutte le implicazioni di carattere vertenziale, atteso che i Lavoratori non hanno nessuna intenzione di veder nuovamente peggiorate le loro condizioni di vita lavorativa. Ma soprattutto si vuole evitare che venga inficiata una eccezionale esperienza di buon governo della Pubblica Amministrazione tesa ad uscire da un’impronta privatista del sistema sanitario che ha determinato – negli anni precedenti – un netto peggioramento delle condizioni contrattuali dei lavoratori.

Ed è per questo motivo che si invoca l’avvio di un tavolo presso la Task Force Regionale – unico riferimento Istituzionale deputato a dirimere la vertenza in argomento – teso a trovare le giuste soluzioni tecnico/giuridiche alla problematica di cui si discorre.

Nelle more di un cortese urgente riscontro, si coglie l’occasione per porgere distinti saluti.

      f.to La Segretaria territoriale                                                                             f.to il Segretario Generale

                   Irene Celeste                                                                                                  Pancrazio Tedesco

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