Facecchia (Uil/Fpl): nel Perrino si muore per la trascuratezza manageriale degli ultimi anni…

Spett.li:

Al Direttore Generale

Dott. Maurizio De Nuccio

Al Direttore Sanotario

Dott. Vincenzo Gigantelli

Al Direttore Amministrativo

Dott.ssa Loredana Carulli

Organi di stampa.

La giovane vita persa per gravi e croniche carenze sanitarie in questa Asl è da addebitarsi ad anni e anni di trascuratezza manageriale sanitaria che questo territorio ha vissuto e vive sulla propria pelle. Il servizio di radiologia interventistica da quasi un decennio, dopo l’avvenuta chiusura per i noti problemi giudiziari, quando il professionista che all’epoca era assegnato a quel servizio “misteriosamente” fu costretto a dimettersi, non ha visto nessun promotore per la riattivazione salvo nelle ultime ore, quando qualcuno si è accorto della carenza, nonostante la scrivente O.S. abbia più volte sollecitato l’urgente riapertura. Recentemente avevamo insistito per lo stesso fine anche alla presenza delll’Ex Direttore Generale Flavio Maria Roseto il quale si prodigó non poco, al fine di trovare un escamotage, tanto da cercare addirittura convenzioni con le altre Asl di Taranto e Lecce provando un accordo al fine di far venire dei professionisti competenti sul territoroo con scambi di prestazione fra le Asl stesse per compensare questa lacuna di avere una struttura e i mezzi, senza la figura lavorativa che ci potesse operare dentro; ma il progetto cadde in malora a causa delle dimissione dello stesso Direttore che come il professionista del servizio anni prima, misteriosamente dovette dimettersi. La cosa che ci turba è che l’attuale Direzione Generale sembra essere all’oscuro di tutte queste dinamiche passate tanto da non sapere nemmeno dei tentati accordi chiusi dell’ex Direttore Roseto, come se un entità oscura all’interno della Asl Brindisina muova i fili al fine di non si sa quale motivo, omettendo  perfino quelle che sono state le buone iniziative di chi poi è stato costretto anch’esso a lasciare il posto.

Successivamente la Uil Fpl Brindisi persistette con le sollecitazioni sindacali perché preoccupata del pericolo nel quale l’utenza e tutti noi saremmo potuti incappare con il persistere dell’assenza di questo servizio. Ricordiamo ancora oggi, dopo tanto tempo, le parole di un altro ex Direttore Generale che ebbe a dire, durante un incontro tra le parti sindacali, che un servizio del genere poteva essere tranquillamente espletato nelle asl attigue, dimostrando la “competenza” di chi è stato assegnato a volte a  decidere le sorti dei cittadini e dei pazienti Brindisini.

È bene invece sottolineare come il servizio di radiologia  non possa essere delegato ad altri territori lontani decine di km, perché i tempi di intervento richiesti sono brevissimi per queste tipologie di casi. Ci sovviene il dubbio che interessi interni abbiano voluto quegli spazi dedicati a tale servizio, dinamiche incredibili ma possibili… e non sarebbe la prima volta.

Come sempre ad oggi le famiglie piangono la perdita di un caro senza che nessuno sia responsabile nè politicamente, né sindacalmente, né personalmente, né professionalmente. Purtroppo non comprende nessuno che il pericolo lo corriamo tutti, anche chi è indifferente.  La Uil Fpl Brindisi grida a gran voce che laddove ci siano i responsabili che hanno omesso il lavoro di chi stava curando la riapertura di questa trattativa dovranno pagare legalmente per le proprie responsabilità anche solo nel rispetto della famiglia del defunto.

LA UIL FPL BRINDISI SI UNISCE AL DOLORE CHE HA COLPITO LA Famiglia del ragazzo, non ci resta che pregare.

Il Segretario Generale

UIL FPL BRINDISI

   Gianluca Facecchia

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