Grido di allarme della Federalberghi della provincia di Brindisi che stamane ha tenuto una conferenza stampa in Camera di Commercio per denunciare i tanti danni provocati agli operatori turistici dal “sommerso”. Il riferimento, più che esplicito, è alle case vacanze ed ai B&B. Strutture ricettive extralberghiere dove molto spesso, quasi sempre, non si rispettano le regole. Esiste – come ha rimarcato il presidente di Federalberghi Pierangelo Argentieri – un problema di elusione della legge, di evasione fiscale e di concorrenza sleale che danneggi sia le imprese turistiche tradizionali che quelle che gestiscono in modo corretto le nuove forme di accoglienza.
Da qui la necessità di controlli più intensi e incisivi, per evitare che tutto questo “sommerso” danneggi l’economia di questo territorio e, in particolare, quella turistica. Come emerso da una indagine condotta da Federalberghi, ad agosto del 2016 risultano ben 2.221 strutture extralberghiere in provincia di Brindisi, di cui 786 ad Ostuni, 273 a Ceglie, 233 a Fasano, 215 a Cisternino, 184 a Brindisi e 177 a Carovigno.
Argentieri ha anche chiarito che la tassa di soggiorno va creare ulteriori danni al settore turistico. Da qui la netta contrarietà.
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