Femca Cisl: Basell non abbandoni Brindisi ed eserciti responsabilità sociale

di Marcello De MarcoSegretario Generale Femca Cisl Taranto Brindisi

L’incontro già programmato per questo martedì, presso la Regione Puglia, per discutere con le Organizzazioni sindacali sul futuro dell’impianto LyondellBasell di Brindisi, è stato rinviato al prossimo 10 luglio e questo rischia di riaccendere vecchie paure circa le sorti future dello stesso sito produttivo.

Da tempo messo in vendita, subito dopo la chiusura del P9T che aveva originato 49 esuberi, la  stessa Azienda leader nell’industria chimica mondiale aveva pubblicamente assicurato che Brindisi, con quella scelta strategica, aveva già pagato un costo sociale e, dunque, che il secondo impianto mai sarebbe stato toccato.

Viceversa, dopo solo pochi mesi lo stesso impianto risulta posto in vendita insieme ad altri quattro sparsi nel resto d’Europa, di fatto smentendo le precedenti confortanti dichiarazioni.

Nei fatti, tuttavia, tale vendita sembrerebbe naufragare, se è vero che un acquirente ha rilevato gli altri siti produttivi di LyondellBasell ma non questo di Brindisi, per quanto la stessa proprietà aziendale pochi giorni addietro abbia dichiarato, nell’autorevole contesto dell’Euro Forum, che l’impianto è certamente performante ma, con la fermata di Priolo, il propilene reperibile nel Mediterraneo verrebbe se necessario destinato altrove.

La Femca Cisl Taranto Brindisi, insomma, considera inappropriato questo modo di procedere, da parte di LyondellBasell la quale, oltretutto, evoca in modo surrettizio, fantomatiche difficoltà di approvvigionamento.

Ed allora: appare sempre più necessario che l’Azienda si assuma le proprie responsabilità, cominciando col dire apertamente cosa vuole fare dell’impianto e di questo business in generale.

E’ poco credibile, francamente, sentir dire che con un molo a disposizione, dove risulta concluso un investimento di 10mln di euro per un nuovo braccio di carico, vi siano reali problemi di approvvigionamento, considerando anche la capacità di stoccaggio di 8mila tonnellate a disposizione di Basell, che conferma la possibilità di marciare anche a pieno regime sebbene non abbia intenzione di farlo, avendo maturato la volontà di chiudere l’impianto.

LyondellBasell pare persistere nella sua volontà di disimpegno totale dal territorio di Brindisi avendo rifiutato, a più riprese, di investire in nuove tecnologie a differenza di quanto sceglie di fare altrove.

Da ciò è ravvisabile il rischio che questo territorio venga, per l’ennesima volta, abbandonato dopo anni e anni di sfruttamento.

Se il core business di quest’azienda sta cambiando, la Femca Cisl  rivendica che anche Brindisi ne sia ricompresa con possibilità di realizzare nuovi investimenti.

Rivendichiamo, pertanto, l’istituzione di un tavolo ministeriale per Brindisi, che porti i grandi players produttivi presenti sul territorio, come è appunto LyondellBasell, ad esercitare piena responsabilità sociale, così che si scongiuri una crisi industriale senza precedenti che sembrerebbe prospettarsi.

                                                                                                Marcello De Marco

Condividi questo articolo:
Share on facebook
Share on twitter
Share on telegram
Share on whatsapp
no_fumo_torchiarolo

what you need to know

in your inbox every morning