Sarebbero gli orari ad allontanare i sospetti di un collegamento fra i due avvenimenti: il giovane presentatosi questa notte al Pronto soccorso dell’ospedale Perrino di Brindisi e le due spaccate ai danni di un bar e di una gioielleria ad Arnesano e a Lecce. Il 19enne brindisino che si è presentato d’urgenza ai medici di turno del Perrino mostrava evidenti segni di colpi d’arma da fuoco ad entrambe le gambe (e acuti dolori), ma non corpi estranei, quindi il proiettile sarebbe entrato è uscito, forse perforando lo stesso tutte e due le gambe, senza recidere tendini o interessare le ossa, tanto che dopo le cure del caso è stato dimesso senza ricovero. Ora è agli arresti domiciliari preventivi finché non fornirà esaustive spiegazioni agli inquirenti su quanto accaduto nella prima serata di ieri 21 novembre. Il giovane è stato già ascoltato e sarà interrogato nuovamente pare domattina. Ma sarebbe proprio l’orario dell’accettazione al pronto soccorso di Brindisi (all’alba, orari in cuinsomo avvenute le spaccate sembra fosse stato apoena trasportato in ortopedia) ad escludere ogni coinvolgimento nella folle notte leccese della banda dei rapinatori dell’Audi che hanno compiuto la prima spaccata al bar Rande di via Bernardini ad Arnesano alle 3.16 (ora in cui è scattato l’allarme quando i rapinatori hanno forzato la saracinesca con l’aiuto di un traino collegato a una Jeep rubata) e la tentata spaccata alla gioielleria di via Di Biccari (traversa di piazza sant’Oronzo) alle 4.05 di questa mattina 22 novembre. Secondo la ricostruzione si tratterebbe di 4 uomini incappucciati (3 operavano 1 faceva da palo) che con accette e martelli hanno sfondato la vetrina di Musardo gioielli. Ma il palo visto l’arrivo della volante ha dato l’allarme agli altri e si somo dati alla fuga, intanto un agente ha sparato dei colpi di pistola intimidatori vedendo che un bandito dal finestrino posteriore dell’Audi in fuga gli puntava addosso un’arma. Questo aspetto ha lasciato pensare che i fatti di Brindisi e Lecce fossero collegati e che un bandito fosse rimasto ferito. Intanto, il giovane brindisino è stato già ascoltato e sarà interrogato nuovamente, pare domattina, e questo potrebbe sciogliere ulteriori dubbi.