FIALS: “ALPI fuori controllo nella ASL di Brindisi – Violazioni gravi e sistematiche, la Regione Puglia intervenga”

FIALS: “ALPI fuori controllo nella ASL di Brindisi – Violazioni gravi e sistematiche, la Regione Puglia intervenga” La FIALS, per voce del Segretario Generale Giuseppe Carbone, lancia un forte grido d’allarme su quanto sta accadendo nella gestione dell’Attività Libero Professionale Intramuraria (ALPI) all’interno della ASL di Brindisi.
Una situazione di palese e prolungata inadempienza normativa che compromette la trasparenza, l’equità e l’efficienza del sistema sanitario pubblico locale. “Da anni – dichiara Carbone – l’ASL di Brindisi ignora completamente le disposizioni contenute nel Regolamento Regionale n. 2 del 2016, che disciplina l’ALPI in Puglia. Il regolamento imponeva agli enti sanitari l’obbligo di aggiornare i propri atti aziendali entro 90 giorni dalla sua pubblicazione, coinvolgendo le Organizzazioni Sindacali e garantendo rotazione, trasparenza e monitoraggio. Nulla di tutto questo è stato fatto. Siamo di fronte a una violazione sistematica della legge”. Tre i profili di criticità segnalati dalla FIALS: 

  1. Regolamento Aziendale ALPI mai aggiornato: la ASL continua a operare sulla base di un regolamento interno risalente al 2008, ignorando le disposizioni regionali e nazionali più recenti.
  2. Gestione opaca e senza rotazione del personale: non sono mai stati pubblicati gli elenchi del personale disponibile per attività intramuraria, né si è rispettato il principio di rotazione previsto per evitare favoritismi o concentrazioni di incarichi.
  3. Nessun piano e nessun monitoraggio delle liste d’attesa: la Direzione Generale non ha mai elaborato il piano annuale di priorità, né monitora i volumi di prestazioni rese in ALPI, disattendendo il principio cardine della tutela dell’attività istituzionale.

“È una gestione fuori controllo – continua Carbone – che mina la fiducia dei cittadini, danneggia i lavoratori e apre la strada a pratiche non trasparenti. Le attività libero professionali devono essere uno strumento utile, non un privilegio per pochi né un ostacolo all’accesso ai servizi pubblici”. La FIALS chiede alla Regione Puglia di esercitare pienamente i propri poteri di vigilanza, accertare le responsabilità e, se necessario, applicare le sanzioni previste dal Decreto Balduzzi (D.L. 158/2012), incluse la decurtazione della retribuzione di risultato dei Direttori Generali e la rimozione dall’incarico in caso di persistenti violazioni. “Ci appelliamo al Presidente Emiliano e all’Assessore Palese: non si può tollerare oltre questo livello di noncuranza. I cittadini pugliesi e i lavoratori del sistema sanitario meritano trasparenza, equità e rispetto delle regole”, conclude Carbone. La FIALS annuncia infine che, in assenza di un immediato intervento regionale, si riserva di intraprendere tutte le azioni sindacali, legali e istituzionali necessarie per ripristinare la legalità nella gestione dell’ALPI nella ASL di Brindisi. 

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