FIALS denuncia gravi criticità al Punto Prelievi di Cisternino: “A rischio il diritto alla salute dei cittadini”

La FIALS Brindisi lancia un forte grido d’allarme in merito alla situazione critica che si registra da settimane presso il Punto Prelievi di Cisternino, denunciando una grave disorganizzazione che sta mettendo a repentaglio l’efficienza del servizio e, soprattutto, la tutela della salute pubblica.
Fino a poco tempo fa, l’organizzazione del servizio prevedeva un accesso flessibile ed efficace: 45 prelievi prenotabili tramite CUP e farmacia, e ulteriori 20 accessi riservati alle urgenze giornaliere – fondamentali per pazienti fragili, come quelli in assistenza domiciliare integrata (ADI), donne congravidanze a rischio, pazienti oncologici o in attesa di FIVET. Una modalità che garantiva tempestività e capillarità nella risposta sanitaria.
Oggi, invece, l’introduzione di nuove disposizioni organizzative – applicate senza alcun confronto preventivo con il personale e le rappresentanze sindacali – ha determinato la sospensione di questa flessibilità. È stato infatti introdotto l’obbligo di tracciabilità per ogni prelievo, con conseguente necessità del timbro del Direttore della Patologia Clinica, figura che non opera localmente ma è attiva nella sede centrale di Brindisi.
Le ricadute sono pesantissime: l’impossibilità di effettuare prelievi urgenti sta generando un forte disagio tra i cittadini, colpendo in particolare le fasce più vulnerabili. A farne le spese è anche il personale di sportello, esposto quotidianamente al malcontento dell’utenza, pur non avendo alcuna responsabilità diretta.
La FIALS pretende un confronto immediato con la Direzione Generale, la Direzione Sanitaria e i responsabili del Distretto e della Patologia Clinica. Tuttavia, a fronte di ripetute richieste, l’ASL continua a mostrarsi sorda e inerte, evitando ogni dialogo costruttivo e lasciando irrisolte criticità che gravano direttamente sui cittadini.
“Il diritto alla salute – afferma il sindacato – è un bene inviolabile e non può essere sacrificato sull’altare della burocrazia. È nostro dovere tutelarlo con ogni mezzo a disposizione”.

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