I LAVORATORI METALMECCANICI HANNO DIRITTO ALLA VACCINAZIONE ANTICOVID NELLE FABBRICHE.
I metalmeccanici in Italia in generale ed a Brindisi in particolare non si sono mai fermati, nonostante la pandemia da covid 19 si sia diffusa largamente purtroppo nei luoghi di lavoro. La FIOM CGIL Brindisi, pur condividendo il piano nazionale di vaccinazioni impostato sulla priorità delle fasce di età più a rischio. Pur condividendo che ci sono categorie più esposte per la loro utilità pubblica, quali personale della sanità, istruzione, forze dello stato ecc.ecc.
Fa appello al governo ed al sistema sanitario nazionale, per imprimere una accelerazione delle vaccinazioni di massa estese a tutti ed in particolare ai lavoratori metalmeccanici sino ad oggi esclusi, che sono costretti a viaggiare con mezzi di trasporto pubblici o privati, per recarsi sui luoghi di lavoro. Aziende come tutti sanno, dove si opera gomito a gomito nei capannoni e negli uffici, senza possibilità a volte neanche per gli impiegati di lavorare in modalità smart working. Le aziende metalmeccaniche, almeno le più consistenti, in genere dispongono di infermierie, dove normalmente i lavoratori vengono già sottoposti alla vaccinazione antitetanica per via della manipolazione di materiali ferrosi. Pertanto la vaccinazione direttamente nei luoghi di lavoro consentirebbe una notevole egualitaria accelerazione che consentirebbe di recuperare i ritardi accumulati in questi mesi, avviando una sterzata per la salvezza di migliaia di lavoratori dal contagio covid, senza intasare le strutture pubbliche. Ciò consentirebbe un flusso vaccinale senza pericolosi assembramenti, senza attese e rinvii. Certo per fare tutto ciò, si dovranno reperire urgentemente i vaccini. Ma questo dovrebbe essere proprio il compito prioritario del governo nazionale, per salvare i lavoratori metalmeccanici con le loro famiglie ed impedire la chiusura delle fabbriche.
Angelo Leo
Segretario Generale FIOM CGIL Brindisi
