+++ Per il 2026, FlixBus ha rinnovato l’accordo con la Via Francigena per un turismo lento e alla portata di tutti. Anche Brindisi e la sua provincia potranno beneficiare di questa sinergia.
+++ Con il turismo lento, stimati fino al 51% in più di benefici economici rispetto al turismo di massa tradizionale: la scoperta immersiva del territorio può essere un volano per l’occupazione e lo sviluppo.
Milano/Fidenza, 22 dicembre 2025 – FlixBus e l’Associazione Europea delle Vie Francigene (AEVF) hanno rinnovato l’accordo per promuovere il patrimonio paesaggistico e culturale del Brindisino.
Delle circa 30 tappe italiane del cammino raggiungibili con FlixBus, ben 14 si trovano in Puglia, e 4 di queste nel Brindisino: Savelletri e Torre Canne (a poca distanza dalla fermata FlixBus di Fasano), Torre Santa Sabina (servita dalla fermata di Ostuni) e Brindisi. Offrendo ai pellegrini della Via riduzioni sul viaggio, FlixBus consentirà loro di raggiungere con facilità ognuna di queste località.
Un turismo più consapevole e immersivo, che promuove l’incontro con le comunità locali
L’alleanza fra l’operatore della mobilità e la Via Francigena mira a incentivare la scoperta del patrimonio con un approccio immersivo, che vuole consentire a chi viaggia di sentirsi più residente che turista.
Nel caso specifico, chi raggiungerà la provincia di Brindisi con FlixBus potrà incamminarsi sulla Via Francigena alla scoperta del territorio, intraprendendo diversi itinerari possibili.
Procedendo verso sud da Savelletri, si potrà costeggiare l’Adriatico fino a Brindisi passando per Torre Canne e Torre Santa Sabina, per poi attraversare l’entroterra salentino fino a Santa Maria di Leuca.
Procedendo verso nord, sempre lungo il litorale, si potrà raggiungere il Gargano attraversando, fra le altre, Monopoli, Polignano a Mare, Bari, Giovinazzo, Molfetta, Bisceglie, Trani e Barletta.
Percorrendo a piedi le tappe della Via, i viaggiatori potranno godere del patrimonio paesaggistico, culturale ed enogastronomico del Brindisino a un passo lento e scoprire luoghi al di fuori dei circuiti di massa, con la possibilità di stabilire un contatto più profondo con le comunità residenti e contribuire a generare opportunità concrete per le economie locali.
Studi recenti hanno quantificato i vantaggi del turismo lento, stimando fino al 51% in più di benefici economici e quasi il doppio di posti di lavoro creati rispetto al turismo di massa nelle aree coinvolte.[1]
L’alleanza di cammini e viaggi in autobus
L’accordo intende anche promuovere soluzioni di viaggio con un minore impatto ambientale, disincentivando l’uso dell’auto privata a favore della combinazione tra viaggio in autobus e cammino a piedi.
La scelta di viaggiare in autobus anziché con la propria auto, infatti, è non solo vantaggiosa in termini di comodità, ma anche più responsabile. Grazie all’impiego di una flotta all’avanguardia caratterizzata da elevati standard ambientali, chi viaggia con FlixBus in Italia emette in media soltanto 27.8 g CO2 per km contro i 164 g CO2 per km dell’auto privata, riducendo l’impronta carbonica individuale dell’83%.[2]
Brindisi è raggiungibile in FlixBus da circa 30 città italiane ed estere: da Roma e Napoli partono fino a cinque corse al giorno, da Bologna fino a quattro e da Milano fino a due, ma la città è collegata senza cambi grazie a comode corse notturne anche con Zurigo e Lucerna, in Svizzera, e Grenoble, in Francia. Inoltre, i collegamenti attivi con alcune delle più note destinazioni per il turismo internazionale in Puglia, come Bari e Lecce, consentiranno di agevolare i flussi dei visitatori verso Brindisi, avvalendosi della notorietà globale di FlixBus.
Da Roma sono operativi collegamenti diretti anche con Ostuni, raggiungibile anche da Napoli, e Fasano, collegata anche con Torino.
In provincia, completano il quadro le tratte dirette attive con Ceglie Messapica e Francavilla Fontana con partenza da Roma e Napoli.
Tutte le tratte per viaggiare con FlixBus da e verso Brindisi, Ostuni e Fasano sono acquistabili sul sito e tramite l’app della società.
[1] UNWTO (Dati United Nations World Tourism Organization)
[2] Per un confronto tra i fattori di emissione dei diversi mezzi di trasporto: Avoided Emission Methodology Document 2024, pp. 8-9.