FORUM AMBIENTE SALUTE E SVILUPPO SU NUOVA AMMINISTRAZIONE A BRINDISI

Il Forum, che in quanto associazione non si è mai riconosciuto né si riconosce in alcun schieramento partitico, augura buon lavoro al Sindaco Rossi, alla Giunta e al Consiglio comunale espressi dalla recente consultazione elettorale e formula l’auspicio che dalla maggioranza e dall’opposizione siano efficacemente affrontati alcuni scottanti problemi che non sempre durante la campagna elettorale sono stati tenuti nel debito conto. Problemi che invece meritano privilegiata attenzione.

Si tratta di temi dei quali ci siamo costantemente occupati durante gli ormai lunghi anni di nostro impegno civico e che oggi, nella fase di avvio di questa nuova esperienza amministrativa, dopo averli indicati prima delle elezioni, riproponiamo qui di seguito integrandoli con qualche breve annotazione:

  1. la determinazione della “idea di città” che si vuole costruire, del segno distintivo del suo essere e del suo voler essere sempre di più “città della partecipazione e della solidarietà” per fare in modo che le opportunità e le vocazioni portuali, marinare e turistiche (la “città d’acqua” del Sindaco Mennitti) e quelle agricole (per l’ubertoso territorio), artigianali (per una ricca tradizione) e imprenditoriali (piccole e medie imprese) possano essere incoraggiate e promosse da avvedute politiche locali. E ciò conservando ovviamente il comparto industriale esistente e lavorando per renderlo ambientalmente compatibile e per favorire la crescita di attività nel campo dell’innovazione tecnologica;
  2. “l’idea di città” si costruisce anche attraverso gli strumenti urbanistici quali il Piano Urbanistico Generale. Un obiettivo ottimale sarebbe quello di evitare ulteriore consumo di territorio e di incentivare una rigenerazione urbana intelligente e mirata soprattutto sui quartieri periferici ove insistono vaste zone di edifici vetusti di edilizia economico popolare. Un altro obiettivo auspicabile si appalesa quello di restituire alla retroportualità l’area della centrale elettrica Brindisi nord A2A come previsto dal DPP;
  3. l’ampliamento, quanto al metodo partecipativo, delle forme di intervento popolare nelle decisioni attraverso la sperimentazione di sue nuove modalità e la previsione all’interno del regolamento del Consiglio comunale delle assemblee consultive o conferenze cittadine tematiche e di altri strumenti attraverso cui la cittadinanza possa proporre deliberazioni di iniziativa popolare;
  4. l’allargamento delle forme di partecipazione popolare alle decisioni attraverso la sperimentazione di sue nuove modalità e la previsione all’interno del regolamento del Consiglio comunale delle assemblee consultive o conferenze cittadine tematiche e di altri strumenti attraverso cui la cittadinanza possa proporre deliberazioni di iniziativa popolare;
  5. la lotta alle povertà vecchie e nuove, indigene e immigrate, che va messa in cima ai pensieri e agli atti di una Amministrazione di orientamento progressista facendo in modo che ne cresca la consapevolezza (in collaborazione con la scuola, le esperienze religiose e altre agenzie educative), potenziando le misure di Stato sociale, rispondendo alle emergenze abitative e adottando misure promozionali e di concreto aiuto col reperimento dei necessari fondi che dovrebbe avere la precedenza rispetto ad altre esigenze meno vitali;
  6. l’impegno di promuovere la cultura che dovrebbe affiancare all’organizzazione di conferenze, dibattiti e mostre la promozione specialmente in favore dei giovani di iniziative rivolte a suscitare spirito critico, apertura al confronto, capacità di analisi e di autodeterminazione; sostenendo l’estensione del tempo pieno e della formazione continua nelle scuole, elevando i sussidi per il diritto allo studio delle famiglie meno abbienti;
  7. lotta alle disuguaglianze sociali con l’intento, come dice la Costituzione, di rimuovere gli ostacoli che impediscono l’uguaglianza e la partecipazione. Un impegno da portare avanti impostando a marcati criteri di progressività la fiscalità municipale e curando l’elaborazione di appositi e articolati progetti che mettano in campo, anche sulla base di esperienze nordeuropee, strumenti di sostegno alla salute materno-infantile, alla prima infanzia, alla vecchiaia e alle condizioni di fragilità sociale. Una scelta da operare favorendo l’accesso al trasporto pubblico, curando il recupero urbano del centro cittadino e delle periferie in egual misura e promuovendo la costituzione di un osservatorio permanente per il contrasto ai più gravi squilibri sociali evitabili;
  8. l’affermazione della centralità del lavoro e la lotta alla disoccupazione nella convinzione che alle amministrazioni locali hanno in materia, entro i limiti delle competenze e delle disponibilità finanziarie, aree di loro pertinenza e strumenti di intervento che spesso vengono ignorati o sottovalutati. E “centralità del lavoro” significa anche e soprattutto facilitare i percorsi autorizzativi di chi vuole intraprendere attività economiche nonchè promuovere quei lavori pubblici rivolti a migliorare le condizioni di vivibilità, a prevenire i ricorrenti allagamenti a seguito di piogge in alcune zone cittadine e ad adottare misure urgenti per il risanamento della costa;
  9. la salvaguardia e la promozione del diritto alla salute dei cittadini ritenuto “fondamentale” da parte della nostra Costituzione e quello alla salubrità ambientale che hanno subito e continuano a subire nel nostro territorio gravissimi attacchi senza che nulla di concreto si muova per porvi rimedio. Un lavoro di vigilanza sull’accessibilità al Servizio Sanitario Pubblico, sulla corretta gestione delle liste di attesa, sulla prevenzione nei luoghi di vita e di lavoro, sulle attività di screening oncologico e sulla efficienza dei controlli ambientali, riducendo inoltre l’inquinamento da traffico veicolare urbano;
  10. la promozione della legalità e l’impegno per debellare tutti i fenomeni criminali (compreso quello della corruzione pubblica) organizzando campagne di sensibilizzazione sociali, favorendo movimenti di base che aiutino la presa di coscienza dei disvalori che sottostanno alle attività criminali e dei loro effetti deleteri sulla vita individuale e sociale e introducendo “interventi di strada” per intercettare i giovani a rischio. Il tutto vigilando  sulle infiltrazioni criminali nella pubblica amministrazione e assicurando un collaborativo sostegno al meritorio lavoro delle forze dell’ordine comprensivo, se necessario, di apporti critici costruttivi.
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