FP CGIL – CARA E CPR RESTINCO, CONDIZIONI GRAVISSIME PER I LAVORATORI

                                          

                                                                                                                              AL PREFETTO DI BRINDISI

AL SINDACO DI BRINDISI

                                                                                                                              CENTRO RESTINCO

                                                                                                                              COOP. LA MANO DI FRANCESCO

                                                                                                                               CONSORZIO HERA

                                                                                                                              Alla Questura di BRINDISI

                                                                                                                      AI LAVORATORI SERVIZIO CARA/CPR

                                                                                                                                 AGLI ORGANI DI STAMPA    

                                                        CARA E CPR DI RESTINCO BRINDISI

                            GRAVISSIME LE CONDIZIONI IN CUI SI TROVANO I LAVORATORI

          LA FP CGIL PROCLAMA LO STATO DI AGITAZIONE PERMANENTE DEI LAVORATORI

                          DEL CENTRO CARA DI ACCOGLIENZA IMMIGRATI DI RESTINCO

                E’ di ieri la incredibile notizia appresa dalla cooperativa la mano di francesco, che gestisce il servizio CARA di Restinco, di voler porre in regime di cassa integrazione i lavoratori del centro. Situazione inaccettabile per la Fp Cgil Brindisi che considera tale misura, la miseria sopra la miseria, date le 15 ore contrattuali già insostenibili per poter portare un pezzo di pane a casa, per i lavoratori del centro, ormai stanchi e provati da una situazione che si ripercuote sul loro sostentamento e su quello delle loro famiglie, da circa 15 mesi. Pare essere in parallelismo anche insoluta la posizione del pagamento retributivo degli stipendi e del costante ritardo nei pagamenti, per i lavoratori del CPR che versano in situazioni di disagio economico al pari. La struttura CARA è da circa 15 giorni a campo zero, ovvero priva di ospiti, essendo una struttura invece con capienza in regime ordinario di 128 ospiti. Non si comprende dove siano stati destinati gli ospiti data l’emergenza e i tanti arrivi di questi ultimi periodi, nonostante che  l’immigrazione sia un fenomeno che merita risposte anche sul territorio brindisino, essendo il CARA un centro ministeriale e non un centro di accoglienza straordinario. Siamo oramai alle soglie di un nuovo passaggio di gara di cui non si conoscono ancora esiti e propositi in merito dalla Prefettura e non ci sono previsioni, nè comunicazioni di arrivo prossimo, di nuovi ospiti da destinarsi a tale struttura recettiva da parte della committente. Si chiede formalmente un tavolo urgente, alla Prefettura di Brindisi, a tutela dei lavoratori e della struttura di accoglienza. Inoltre, sarebbe opportuno comprendere  quale modello gestionale in termini di programmazione si intende adottare per il futuro di questo centro e per il destino occupazionale dei lavoratori dipendenti. Si comunica a tutti lo stato di agitazione permanente dei lavoratori e che a decorrere dai prossimi giorni la Fp Cgil Brindisi aprirà’ presidi di protesta autorizzati, nel rispetto delle procedure e delle misure anti covid a tutela dei lavoratori interessati, fino a definitivi esiti di risposta o ad azioni risolutive, per il futuro del centro e per chi per decenni ha prestato incessantemente la sua opera, con senso di responsabilità, dedizione ed esprimendo sempre un grande senso di appartenenza e fidelizzazione nei confronti della struttura in questione, anche nel periodo covid, facendo di questo centro, un centro di riferimento ed eccellenza nazionale ,per competenza e professionalità acquisita. In definitiva i lavoratori che, in un recente passato erano contrattualizzati con lavoro full time ora si ritrovano a percepire miseri contratti part time di 15 ore settimanali (con una media mensile, pari a circa 450 euro di stipendio) ed in ultimo vengono addirittura relegati in cassaintegrazione vedendosi falcidiato ulteriormente il compendio retributivo. Pertanto, nel confermare quanto sopra rappresentato si invitano le istituzioni preposte a voler intervenire anche per evitare che situazioni di estremo disagio come queste da noi rappresentate, possano provocare gravi ripercussioni di carattere sociale.

FP CGIL Brindisi     

  SEGR. GEN. TEDESCO PANCRAZIO                                RESP. CONTRATTAZIONE   CLEOPAZZO CHIARA

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