FRATELLI D’ITALIA UFFICIALIZZA LA CANDIDATURA DI FITTO A GOVERNATORE DELLA PUGLIA

“Nel rispetto degli accordi assunti con gli alleati che, oltre all’Emilia-Romagna e alla Calabria, riguardano tutte le altre Regioni nelle quali si voterà nel 2020, Fratelli d’Italia conferma il proprio sostegno, con convinzione e impegno”, alle candidature di Lucia Borgonzoni e di Jole Santelli.

“Allo stesso tempo, sempre in base agli accordi assunti – che assegnano a Fdi l’indicazione dei candidati per Puglia e Marche – annunciamo le candidature di Raffaele Fitto per la Puglia e di Francesco Acquaroli per le Marche”. L’annuncio in una nota del partito.

“Come sempre – prosegue la nota -, Fratelli d’Italia sarà coerente e leale rispetto agli impegni presi con gli alleati del centrodestra, e siamo certi che anche loro sapranno fare altrettanto. Lavoreremo insieme, con convinzione ed entusiasmo, per vincere in tutte le Regioni e garantire ai cittadini dei governi alternativi alla sinistra”.

L’ex ministro berlusconiano, 50 anni di Maglie, laureato in giurisprudenza. Figlio del politico democristiano Salvatore Fitto, presidente di Regione dal 1985 al 1988. comincia la carriera politica giovanissimo, proprio dopo la morte del padre in un incidente stradale. A 20 anni, nel 1990, è eletto consigliere regionale con la Democrazia cristiana.

Vicepresidente di Regione nella giunta di Salvatore Distaso (1995-2000). Il primo grande salto nel 2000 quando alla guida di una coalizione di centrodestra viene eletto presidente di Regione, diventando all’età di 31 anni il più giovane governatore d’Italia. La prima bruciante sconfitta arriva cinque anni dopo quando alle regionali del 2005 viene a sorpresa sconfitto sul filo del rasoio dal candidato di centrosinistra Nichi Vendola.

Da lì in poi si allontana dalla Puglia. Nel 2006 (anno in cui risulta coinvolto nell’inchiesta La Fiorita dalla quale uscirà assolto nel 2015 “perché il fatto non sussiste”) viene eletto per la prima volta alla Camera per Forza Italia. Rieletto alle politiche del 2008, viene nominato ministro per gli Affari regionali nel governo Berlusconi IV. Sono gli anni in cui viene indicato come “la protesi” dallo stesso Berlusconi. Un altro stop nel 2010, quando in seguito a una nuova vittoria di Nichi Vendola in Puglia, lascia l’incarico di ministro. Rieletto alla Camera nel 2013, si dimette un anno dopo perché eletto al Parlamento europeo con 285mila voti.

Nel 2015 rompe con Forza Italia e fonda Oltre con Fitto. Partito che cambia diversi nomi fino a Direzione Italia. Dopo il pessimo risultato delle elezioni nel 2018 e il fallimento della lista centrista, arriva l’ultima svolta, l’abbandono del conservatorismo puro per abbracciare il sovranismo. Lo fa federando il suo partito con Fratelli d’Italia. Dall’accordo con Giorgia Meloni, nasce la sua nuova candidatura alle Europee di maggio scorso dove risulta fra i più votati d’Italia.

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