Nei giorni scorsi, a una ditta brindisina che opera nel campo degli impianti termo-idraulici vengono sottratti, nottetempo, attrezzature e materiali e ben tre mezzi aziendali furgonati.
Trascorse alcune ore dall’episodio, è arrivata la richiesta da parte di ignoti di versare una cospicua somma di denaro per rientrare in possesso di mezzi e materiali asportati, il cosiddetto “cavallo di ritorno”. Se così non fosse avvenuto i titolari avrebbero perso mezzi, attrezzature e materiali, e dati alle fiamme.
Per l’intero week-end si sono susseguite comunicazioni tra gli ignoti e le parti, per trattare i termini per la migliore risoluzione della vicenda.
E a questo punto che, gli operatori delle Sezioni Antirapina e Antidroga della Squadra Mobile, iniziano a sottoporre a osservazione diretta tutti i luoghi dove poteva aversi l’eventuale epilogo della trattativa.
Nel tardo pomeriggio di lunedì scorso, gli investigatori hanno assistito a un incontro in via Aldo Moro tra un giovane, subito riconosciuto per i precedenti di polizia, e le vittime del reato.
Attesa la fine di quel colloquio, non appena il giovane lasciava i suoi interlocutori, gli agenti lo bloccano e lo trovano in possesso del denaro che gli era stato consegnato dalle vittime.
Si tratta di Jonathan Muolo, di 24 anni, tratto in arresto per l’ipotesi di reato di concorso con persone allo stato ignote in azione estorsiva consistente nella partecipazione ad un’ingiusta pretesa di denaro.
Peraltro, mentre erano in corso i servizi di osservazione che avrebbero poi portato all’arresto, altri equipaggi della Squadra Mobile incaricati di perlustrare il territorio con particolare riferimento ad alcuni luoghi ove spesso vengono abbandonati o temporaneamente nascosti i veicoli rubati, sono riusciti ad individuare e rinvenire due dei tre veicoli oggetto di furto ai danni della ditta brindisina.
Dopo la redazione dei necessari atti e il rituale avviso al Pubblico Ministero di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi, il giovane è stato tradotto presso la locale Casa Circondariale per ivi essere mantenuto a disposizione della menzionata Autorità Giudiziaria inquirente.