GARA RIFIUTI – DAL PARERE LEGALE EMERGONO TANTE CAUSE OSTATIVE PER MONTECO

Sono davvero tanti i motivi per cui il Comune di Brindisi – attraverso il RUP, ing. Francesco Corvace – avrebbe dovuto decidere per la non ammissione della Monteco alla gara biennale per il servizio di raccolta rifiuti nella città capoluogo.

Lo si evince con chiarezza dal contenuto del parere elaborato dall’ufficio legale dello stesso Comune, peraltro su richiesta dello stesso Corvace.

Così come ricordato anche da Brindisitime nei giorni scorsi, la società Monteco, in data 13 gennaio 2012 (consiliatura Mennitti) si aggiudicò la gara (era stata l’unica concorrente) per l’affidamento del servizio di raccolta rifiuti. La stessa Monteco, però, si rifiutò di sottoscrivere il contratto. Da qui la decisioine del Comune di incamerare la fidejussione prestata in sede di gara. Circostanza, questa, opposta da Monteco (ma senza successo) sia davanti al Tar che davanti al Consiglio di Stato.

Il Comune, nonostante la posizione di grave difetto della Monteco, fu costretto (con ordinanza sindacale) a prorogare il servizio alla stessa azienda. Ma è evidente che si trattò di una scelta obbligata per evitare problemi igienico-sanitari alla città.

E fu proprio la Monteco, ad ottobre del 2013 (consiliatura Consales) ad impugnare innanzi al Tar la nuova gara d’appalto promossa dal Comune di Brindisi. Il Tar bloccò tale gara e l’ente locale affidò; con ordinanza sindacale, il servizio alla ditta Aimeri. Anche in quel caso la Monteco presentò ricorso al Tar. Il sindaco dell’epoca, però, decise di presentare ricorso al Consiglio di Stato ed il Comune vide riconosciute definitivamente le sue ragioni e la Monteco fu condannata anche a pagare le spese legali.

Ma non è tutto. Monteco oppose anche l’affidamento ad Ecologica Pugliese (con ordinanza sindacale), ma questa volta il TAR di Lecce respinse il ricorso e quindi diede ragione ancora una volta al Comune di Brindisi.

A ciò si aggiungono le inadempienze contrattuali riscontrate dagli uffici compettenti e dalla polizia municipale negli anni in cui Monteco ha prestato servizio a Brindisi.

Tutto questo, riportato nel parere legale richiesto da chi avrebbe dovuto stabilirne l’esclusione dalla gara attuale, non costituirebbe – per l’ing. Corvace – evidentemente, valido motivo per stoppare la strada a Monteco. Il tutto, nonostante le indicazioni contenute nell’articolo 80 del Codice degli Appalti e nelle linee-guida dell’Anac.

Resta da stabilire, anche a fronte di quanto ormai noto anche agli amministratori del Comune di Brindisi, se saranno assunte delle determinazioni o se si consentirà alla commissione di gara di proseguire – senza battere ciglio – la valutazione delle offerte delle due aziende partecipanti alla gara.

Condividi questo articolo:
Share on facebook
Share on twitter
Share on telegram
Share on whatsapp
no_fumo_torchiarolo

what you need to know

in your inbox every morning