GAS E RINNOVABILI – AMATI: AMBIENTALISTI O INQUINATORI. IL PD E’ AMBIENTALISTA. E GLI ALTRI?

“Sull’argomento del gas e delle rinnovabili noi siamo il PD, non possiamo essere contrari e dobbiamo batterci per accogliere le infrastrutture in programma altrimenti il grande vantaggio lo prenderanno gli altri e noi resteremo come al solito a guardare. E siamo a favore perché il ‘Sì’ distingue gli ambientalisti dagli inquinatori, la crescita dalla decrescita, i progressisti dai conservatori e i pacifisti dai guerrafondai. 
Qualcuno dice ‘No’ perché ‘abbiamo già dato’ e non si accorge che è proprio il ‘No’ a consentire che si continui a dare. Rifiutare il gas e le relative infrastrutture, compresi gasdotti, navi di rigassificazione, serbatoi GNL, parchi eolici offshore e impianti di energia rinnovabile, significa schierarsi dalla parte dell’inquinamento, dell’esposizione alle malattie, della povertà e della guerra”. 

Lo dichiara il Presidente della Commissione regionale Bilancio e programmazione Fabiano Amati. “Il gruppo PD alla Regione si è oggi accordato con il PD nazionale e i gruppi parlamentari. E questo è avvenuto avallando con qualche miglioramento la mozione proposta da me e altri quattro colleghi. Ringrazio per questo tutti i colleghi.
Bisogna mettere in chiaro che il gas ha come alternativa il petrolio e il carbone, così come la minore dipendenza dalla Russia ha come alternativa la prepotenza di Putin e pure la guerra.
Le infrastrutture per trasportare il gas sono un tassello della strategia energetica e si accoppiano alle fonti rinnovabili da eolico, fotovoltaico e biomasse.
Dispiace solo osservare alcuni commenti politici che, quando si parla di rinnovabili, indicano il gas come alternativa e quando invece si parla di gas indicano l’alternativa delle rinnovabili. Un modo per lavarsi le mani, per traccheggiare e per andare in un luogo che non c’è.
Abbiamo invece la necessità di dire ‘Si’ sia alle infrastrutture gas che ai parchi eolici offshore, tutti, e alle 400 pratiche pendenti per fonti rinnovabili, finalizzate a un aumento della capacità pari a 15GW e in grado di contribuire al raggiungimento del target italiano di 76GW previsto per il 2026.
Da oggi il gruppo politico a cui appartengo ha su questi argomenti una posizione molto chiara e speriamo che pure l’intero Consiglio regionale sappia cogliere le opportunità di progresso che ci vengono date, nell’occasione inedita di vederle combinate non con il peso dell’inquinamento e della malattia ma con il beneficio della sicurezza ambientale, della prosperità e della pace”.

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