Si è rinnovato nel pomeriggio un appuntamento che era fortemente sentito dalla Comunità ecclesiale e che ha i suoi indubbi riflessi sulla comunità civile e quella dei giovani in particolare. Sono giunti da Locorotondo e dal Salento, oltre che dai diversi centri del Brindisino che appartengono alla diocesi: diverse centinaia i giovani che si sono dati appuntamento per la Marcia della Fede, istituita da San Giovanni Paolo II.
Essa ha certamente il suo riferimento nella Giornata Mondiale della Gioventù, ma quest’anno a Brindisi ha guardato con particolare attenzione ad un giovane brindisino da prendere come esempio, il Servo di Dio Matteo Farina, del quale è in corso la fase diocesana del processo di beatificazione e canonizzazione. «Ed è imminente anche una sessione del Sinodo sui giovani proprio come ha voluto papa Francesco, a conclusione dell’altra sessione del Sinodo sulla famiglia – spiega don Mimmo Roma , incaricato diocesano del servizio di pastorale giovanile -. Credo sia stata davvero carica di significati la marcia odierna. E poi, il solo fatto di camminare insieme nel cuore di Brindisi, lungo il mare ed in luoghi simbolici, non ha fatto altro che accrescere il nostro sentirci non gruppo aperto, ma comunità che accoglie, che ha un progetto di vita che non si risolve nella gratifica personale, ma ha orizzonti più ampi e più alti».
Presente l’arcivescovo di Brindisi-Ostuni, mons. Domenico Caliandro, la marcia è partita dalla Scalinata di Virgilio. Dopo di che i partecipanti hanno raggiunto Porta Thaon de Revel e sono ehtrati nella base della Marina Militare prima di salire a bordo di nave San Giorgio dove ad attenderli c’era l’Ammiraglio di Divisione Salvatore Vitiello, comandante della Terza Divisione Navale. La marcia è poi proseguita sino al Monumento al Marinaio. Prossimo appuntamento per la comunità cattolica il 24 aprile, per la chiusura della fase diocesana del processo canonico di beatificazione di Matteo Farina.
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