GRANDE SUCCESSO PER IL FILM “DANTE” DIRETTO DA PUPI AVATI


Il grande Pupi Avati è tornato alla regia con il film “Dante”, un’opera ambiziosa che riesce a realizzare un ritratto appassionante del Sommo Poeta, offrendo, così, un’importante opportunità culturale, un’occasione unica ed imperdibile per ricostruire la storia della vita del più importante poeta italiano. Tutti, durante il percorso scolastico, hanno la possibilità di studiare Dante e la “Divina Commedia” in particolare, ma, sicuramente, non viene intrapreso un percorso critico per approfondire il prezioso testo. Pupi Avati decide di affrontare questa nuova avventura riprendendo il suo romanzo “L’alta fantasia, il viaggio di Boccaccio alla scoperta di Dante”, dove Boccaccio viene incaricato di portare dieci fiorini d’oro, come una sorta di risarcimento, alla suora Beatrice, figlia di Dante Alighieri, per risarcirla del tanto male che i fiorentini avevano fatto a suo padre. Bellissimo l’incontro di Boccaccio con suor Beatrice che, dapprima reticente, decide, poi, di incontrarlo perché ha saputo quanto il poeta avesse seguito e difeso suo padre. Dante era morto in esilio a Ravenna nel 1321, con gli ultimi 20 anni terribili, in fuga, con una condanna al rogo e alla decapitazione inflitta a lui e ai suoi figli maschi. Dopo la sua morte, la condanna nei riguardi dei figli era stata annullata. Un lungo viaggio durante il quale viene ripercorsa tutta la vita del poeta, dalla nascita alla maturità, anche attraverso gli incontri con alcuni personaggi che lo avevano conosciuto. Un sensibile Dante bambino che vede per la prima volta Beatrice, l’amore della sua vita. Viene raccontata la vita del Sommo Poeta attraverso gli occhi di Boccaccio, un’occasione per approfondire e amare Dante, riuscendo a mostrarlo in modo diretto rendendo, così, la pellicola interessante. Solo un grande regista come Pupi Avati che, a 83 anni è capace ancora di meravigliare per la passione per il suo lavoro, poteva riuscire in un’impresa così intensa, un’idea che inseguiva da anni, con ricerche ed approfondimenti vari, per raccontare l’uomo che diventerà il Sommo Poeta. Una grande emozione per un tema così importante. Pupi ha accompagnato tutti gli interpreti in questo meraviglioso viaggio durato undici settimane, con le riprese tra Umbria, Marche, Toscana, Emilia Romagna e Roma. Un cast di attori eccezionali, un grandissimo Sergio Castellitto, Giovanni Boccaccio, che con la sua interpretazione, riesce a coinvolgere lo spettatore creando una profonda empatia. Bravo Alessandro Sperduti, Dante giovane, e molto profonda Carlotta Gamba, la stupenda Beatrice. Tanti i camei di attori famosi che hanno dato il loro contributo al capolavoro di Avati. Da Milena Vukotic, Alessandro Gaber, Erika Blanc, Gianni Cavina, morto il 26 marzo 2022, che aveva girato 17 film con Pupi Avati e tanti altri nomi prestigiosi. Una scenografia attenta ai particolari che riesce ad immergere lo spettatore nel periodo storico narrato. Intensi primi piani che coinvolgono e rapiscono. Un film da non perdere, una vera e propria occasione culturale. “Il punto di vista scelto dal regista non è stato della celebrazione dell’icona di Dante Alighieri, ma piuttosto dello svelamento dell’umanità, della fragilità, della disperazione, della solitudine di questo uomo.-Sergio Castellitto”. Pupi Avati, un grande regista che da tanti anni riesce sempre a sorprenderci, un film dedicato “a tutti Dantisti di ieri e di oggi”. Anna Consales

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