GRANDI VINI CONTRAFFATTI. COINVOLTA ANCHE LA PROVINCIA DI BRINDISI

Carmen Vesco

Un giro d’affari per un milione di euro intorno al vino contraffatto.

Etichette pregiate di Sassicaia, Tignanello, Sito Moresco, Amarone della Valpolicella, Valpolicella superiore e Ripasso. Danneggiate soprattutto aziende come Gaja, Marchesi Antinori, Tenute San Guido, Ornellaia e Masseto.

Vini contraffatti per anni.

L’indagine ha portato all’arresto di nove persone indagate in diverse province italiane: quattro del Piemonte e poi Genova, Pesaro-Urbino, Milano, Roma e Brindisi. Cinque gli arresti domiciliari e quattro gli obblighi di dimora.

Un’operazione coordinata dalla Procura di Asti e condotta dai Carabinieri del Nas, del Comando provinciale di Cuneo e dai Finanzieri del Comando provinciale di Asti.

La finalità era quella di produrre di indicazioni geografiche o denominazioni di origine di prodotti agroalimentari contraffatti. E non solo delle più note etichette elencate ma anche di altre. La contraffazione andava dalla vinificazione all’imbottigliamento e alla successiva commercializzazione.

La banda aveva conquistato il monopolio di quel mercato vendendo falsi vini pregiati, normalmente difficili da reperire, a prezzo assolutamente competitivo e in grande quantità.

Link https://www.scattidigusto.it/2020/12/11/vino-contraffatto-sequestri-di-54-mila-bottiglie-per-un-milione-di-euro/https://www.scattidigusto.it/2020/12/11/vino-contraffatto-sequestri-di-54-mila-bottiglie-per-un-milione-di-euro/

 

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