GUIDA ALL’ASCOLTO DELL’OPERA “MADAMA BUTTERFLY”

Presso la sala conferenze del Complesso ex Scuole Pie, Brindisi, un incontro molto interessante per guidare all’ ascolto dell’ opera:”Madama Butterfly”, che andrà in scena domenica 7 maggio, nel Nuovo Teatro Verdi. Il giornalista Renato Rubino ha moderato l’ incontro, focalizzando interessanti punti da approfondire. Dopo i saluti di Luciano Loiacono, consigliere comunale delegato a Cultura e Spettacolo, è intervenuto Corrado Nicola De Bernart, docente del Conservatorio “Tito Schipa”, Lecce, entrando subito nel vivo dell’ argomento. La prima milanese dell’ Opera, il 17 febbraio 1904, fu salutata da grugniti, un vero linciaggio. Puccini era molto meticoloso, aveva curato tutto nei minimi particolari. Un cast di tutto rispetto, una cura maniacale anche per quanto riguarda la stesura del libretto, manifesti innovativi, una bellissima orchestra, niente era stato lasciato al caso. Ma, la serata iniziò negativamente, con una evidente insofferenza da parte del pubblico. Però, dopo tutto questo pandemonio, il pubblico lasciò la sala, evidentemente contento, soddisfatto. Si pensò ad un vero sabotaggio, precedentemente organizzato. Si decise, quindi, di indagare sulle ragioni dell’ insuccesso. Puccini, prima di tutto, “mette le mani” sulla presentazione dell’ Opera in due atti secchi, dato che il secondo atto risultava troppo pesante. L’ opera, quindi, viene presentata a Brescia, con la nuova stesura ed è subito un successo. Il pubblico ne rimane entusiasmato e “Madama Butterfly”, diventerà l’ opera per eccellenza di Giacomo Puccini, con il secondo atto diviso in tre quadri. Il compositore cercò di acculturarsi sui principali temi giapponesi, anche se non si evidenzia alcun esotismo musicale. È stata focalizzata la dimensione angelica della protagonista che abbandona tutto per questo uomo, persino il suo credo religioso. Emerge il candore di questa donna abbandonata da tutta la famiglia, che difende il suo amore anche contro l’ evidenza. Quando Pinkerton tornerà in Giappone, con la moglie americana, sarà solo e unicamente per prendersi il figlio. Ma, non avrà neanche il coraggio di incontrare la donna che lo ha aspettato per anni, delegherà la moglie. Giandomenico Vaccari, direttore artistico di “Opera in Puglia”, sostiene che è necessario guardare i singoli personaggi dell’ Opera con i “loro” occhi, per entrare nella struttura drammaturgica. Viene proposta una lancia in favore di Pinkerton che non è una persona cattiva, è soltanto un uomo occidentale. Non lo si può considerare un pedofilo, perché, in quei tempi, ci si sposava molto presto. Prima di giudicare, bisogna studiare e capire le dinamiche del passato. Oriente e Occidente si incontrano, si attraggono. Per Vaccari, il suicidio della protagonista, è un atto di eroismo, è una donna disperata, non vede niente davanti a sé, le è stato tolto anche il figlio, la sua ragione di vita. Carmelo Grassi, direttore artistico del Teatro Verdi, interviene focalizzando come questa sia una bella occasione per tutti. Poter assistere ad un’ opera come questa, non è soltanto uno spettacolo, ma una vera operazione culturale. Preparare il pubblico, significa investire nella formazione culturale. Si è agevolato l’ ingresso ai giovani, proprio per avvicinare le nuove generazioni a questo tipo di spettacolo. L’ incontro ha rappresentato un’ ottima esperienza di approfondimento culturale. Anna Consales

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