I COBAS ATTACCANO LA PROVINCIA PER LA VERTENZA DELLA SANTA TERESA. OCCUPATO IL SALONE DELLA PROVINCIA

Ecco il documento dei Cobas:

Il Sindacato Cobas ha sostenuto in questi giorni la protesta dei lavoratori della Santa Teresa ed in particolare oggi , Giovedì 27 Aprile ,con la occupazione del salone della provincia di Brindisi.

I lavoratori denunciano  la arroganza del Governo Italiano che , a fronte della vittoria del referendum del 4 Dicembre dell’anno scorso , non manda i necessari finanziamenti per le attività che sono  chiamate a gestire obbligatoriamente le Provincie.

La protesta si è rivolta in questi giorni anche contro la Provincia di Brindisi a cui si chiede di organizzare una protesta a Roma , a Palazzo Montecitorio .

La UPI (unione province italiane ) così come ce lo aspettavamo non protesterà contro questa assurda situazione ma chiede  al Governo che per il prossimo anno si possa ritornare ad una cosiddetta normalità.

I soldi del Governo che attendevamo a Natale sono arrivati a Pasqua , ma in una misura scandalosa.

Il Governo ha destinato solo 2 milioni di euro per la provincia di Brindisi , di cui uno per le funzioni proprie dell’Ente  ed un altro per la manutenzione delle strade ex-Anas.

Le attività per le strade ex Anas non sono quelle svolte dalla Santa Teresa ma riguardano le aziende esterne per il tappetino d’asfalto .

I lavoratori rifiutano i contenuti del  piano della durata di 2 mesi (1 Maggio- 30 Giugno) approntato dalla Provincia che sono un contentino una tantum , dalle prospettive a dir poco incerte e chiedono di essere portati a Roma con la fascia tricolore portata dal Presidente della Provincia , Maurizio Bruno.

I lavoratori queste le diranno sia nella riunione sindacale di domani mattina, 28 Aprile , alle 10,00 sia nel consiglio provinciale  che si svolgerà dopo alle ore 12,00.

Soprattutto il Sindacato Cobas contesta la mancata conoscenza delle risorse per la Santa Teresa per il 2017 , visto che dopo questi 2 soldini del  Governo non ne arriveranno altri.

Della attivazione di corsi di  formazione professionale , tema centrale per un ipotetico rilancio della Santa Teresa , resta solo un pio desiderio.

Del necessario cambio dello statuto della Santa Teresa per permettere l’ingresso di comuni e di privati non se ne vede neanche l’ombra.

Il raccordo con la Regione Puglia per valutare progetti per il territorio  ed occupazione  non è mai stato attivato

Da qui le nostre preoccupazioni come Cobas che continueremo a sostenere la lotta affianco ai lavoratori.

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