Oggi voglio raccontarvi una storia. La storia di Andrea (nome di fantasia), un bambino di 12 anni, dal sorriso accattivante, a tratti furbetto, che ha la sindrome dell’autismo. Non parla, sente poco e, se si trova solo, senza le persone cui fa riferimento quotidianamente, in un posto qualsiasi, entra nel panico: si agita moltissimo, compie movimenti strani e a volte, ahimè, diventa violento. Andrea frequenta la seconda media, ogni giorno impara qualcosa di nuovo: ad orientarsi, a contare fino a 10, ad imparare a memoria qualche numero di telefono che potrebbe servirgli, a gestire i suoi sentimenti e ad aspettare. Si, perché Andrea proprio non è capace di aspettare..e invece è questo che è costretto a fare in questi giorni a causa del nostro Stato. Vi spiego meglio: la ASL, pur riconoscendo per lui la necessità di avere un assistente sociosanitario per tutto l’arco delle ore scolastiche, nel momento in cui quello assegnatogli si ammala, perde questo diritto.. come fosse un incantesimo! Niente assistenza! Il che significa niente personale specializzato che lo accompagni in bagno, che contenga la sue ansie, che lo affianchi nelle azioni e nelle relazioni quotidiane. Non un supplente, qualcuno formato per fare questo mestiere, che sostituisca chi lo accudisce ogni giorno. Personale contato, numeri di assunzioni che non prevedono virus, febbri, malanni stagionali o problemi di salute, sicuramente occasionali, ma che accadono..eccome! E come pretende la nostra sanità, quella nazionale, che dovrebbe tutelare tutti, ma soprattutto i più deboli, di colmare questa falla pazzesca? Con la volontà dei docenti, di altri assistenti, del personale ATA della scuola, che inermi e meravigliati da questa assurda violazione di diritto, si improvvisano assistenti socio sanitari e aiutano, come possono, Andrea in attesa che tutto torni alla normalità. Una vergogna tutta italiana a cui bisognava per forza dare voce..per rivendicare un bambino che chissà quanto vorrebbe dire in questi giorni..ma purtroppo voce non ha! In bocca al lupo Andrea! Noi siamo al tuo fianco! Veronica D’Aprile
