Ecco cosa scrive l’assessore Oreste Pinto sulla sua pagina facebook:
– RISTORO COMPLETO AI COMUNI DELLE MANCATE ENTRATE DA TOSAP/COSAP, IPT, TARI E TASSA DI SOGGIORNO DOVUTE ALLA CHIUSURA FORZATA DELLE ATTIVITÀ E, IN GENERALE, LA MESSA A DISPOSIZIONE DI RISORSE CHE POSSANO CONSENTIRE ALLE AMMINISTRAZIONI DI ATTIVARE POLITICHE DI SOSTEGNO ALLE ATTIVITÀ PRODUTTIVE QUALI, AD ESEMPIO, L’ESONERO COMPLETO DAL PAGAMENTO DELLE STESSE ANCHE PER LA FASE 2 E IL SUPPORTO PER IL PAGAMENTO DEGLI AFFITTI;
– RIDUZIONE/AZZERAMENTO DELL’IMU PER I LOCALI COMMERCIALI, ALBERGHIERI E EXTRALBERGHIERI DI PROPRIETÀ – CON POSSIBILITÀ DI RISTORO PER L’ENTE CON LE RISORSE NAZIONALI DI CUI SOPRA – DA SUBORDINARE, NEL CASO DI LOCALI IN AFFITTO, AD UNA RIDUZIONE VOLONTARIA DEI CANONI DA PARTE DEI PROPRIETARI DEI LOCALI
– PROTOCOLLI DI GESTIONE DEI FLUSSI PER TUTTE LE CATEGORIE MERCEOLOGICHE DELLE ATTIVITÀ COMMERCIALI E DEI SERVIZI PROFESSIONALI (AD ES. AGENZIE DI VIAGGIO), CHE POSSANO CONSENTIRE DI IPOTIZZARNE LA RIAPERTURA GIÀ NEL CORSO DEL MESE DI MAGGIO 2020;
– CONTRIBUTI DIRETTI PER LE SPESE DI SANIFICAZIONE DEI LOCALI COMMERCIALI;
– MISURE CODIFICATE A LIVELLO NAZIONALE PER CONTINGENTARE L’ENTRATA NEI MERCATI IL CUI CONTROLLO SIA SOSTENIBILE, IN TERMINI DI COSTI E IMPIEGO DI PERSONALE DI POLIZIA LOCALE, DA PARTE DEI COMUNI;
– SEMPLIFICAZIONI AMMINISTRATIVE CHE POSSANO VELOCIZZARE AL MASSIMO LA RIATTIVAZIONE DELLE ATTIVITÀ NELLA NUOVA CONFIGURAZIONE CONSENTITA DAL DISTANZIAMENTO SOCIALE IN FASE 2, QUALI AD ESEMPIO QUELLE RELATIVE ALLA MODIFICA DEL LAYOUT DEI LOCALI, ALL’OCCUPAZIONE DI SUOLO PUBBLICO E ALL’ALLARGAMENTO DEI DEHORS;
– MISURE DI SUPPORTO SPECIFICHE PER GLI OPERATORI DEL COMMERCIO AMBULANTE;
– DEFISCALIZZAZIONE, CON ALIQUOTE IVA DIFFERENZIATE, PER GLI ESERCIZI COMMERCIALI CHE SI TROVANO IN PARTICOLARI ZONE A RISCHIO DESERTIFICAZIONE;
– FINANZIARE INIZIATIVE DI CARATTERE FORMATIVO FINALIZZATE ALLA QUALIFICAZIONE E RIQUALIFICAZIONE DEI LAVORATORI
– ATTIVARE SERVIZI DI AFFIANCAMENTO ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE NELLA RICERCA DI FINANZIAMENTI ED INCENTIVI ALL’INSEDIAMENTO
– PROMOZIONE DI PROGETTI DI SENSIBILIZZAZIONE E FORMAZIONE SUL TARGET GIOVANILE PER GARANTIRE E PREPARARE IL RICAMBIO GENERAZIONALE (O LA RIAPERTURA DI ESERCIZI COMMERCIALI CHIUSI);
– SUPPORTO ALLE AZIENDE LOCALI DEL REPARTO AGRO-ALIMENTARE PER L’APERTURA DI PUNTI VENDITA, ANCHE LEGATO A PROGETTI DI MARKETING E SVILUPPO DELLE TIPICITÀ.
Queste sono alcune delle richieste avanzate ufficialmente al Governo in un documento che ho redatto e sottoscritto assieme agli Assessori alle Attività Produttive dei Comuni Capoluogo di tutta Italia.
Nella consapevolezza della funzione fondamentale svolta dalle realtà produttive anche in termini di attrattività del territorio, si tratta di interventi che, nel breve/medio periodo, sono in grado di dare loro l’ossigeno per resistere al periodo di chiusura forzata e per ripartire in tutta sicurezza.
Il documento – condiviso e sottoscritto anche dal Presidente Anci Antonio De Caro – arriva dopo un confronto lungo e proficuo finalizzato a mettere in campo strategie e misure organiche per tutti i Comuni d’Italia e ad individuare risorse adeguate al mondo delle micro, piccole e medie imprese del commercio al dettaglio, dell’artigianato, del turismo, dell’agricoltura, della pesca.
Al di là di alcuni annunci di qualche amministratore (raramente formalizzati in documenti ufficiali se non con semplici “atti di indirizzo” e senza coperture ben definite), tutti noi assessori abbiamo condiviso l’estrema difficoltà a garantire politiche di sostegno con risorse proprie anche perchè le minori entrate, senza intervento da parte dello Stato, avrebbero ripercussioni sui servizi determinando un ulteriore impoverimento ed un effetto depressivo nell’economia del territorio.
Ecco perché tutti insieme crediamo che sia compito dello Stato prevedere congrui trasferimenti agli enti locali affinché ogni amministrazione possa avere risorse a disposizione per aiutare le attività produttive e i lavoratori che hanno visto e (purtroppo) vedranno diminuire drasticamente le loro entrate.
Appena avremo la certezza delle risorse, avvieremo l’interlocuzione con politica e parti sociali per decidere nello specifico le misure da adottare nella nostra città, partendo dall’eliminazione delle tasse per tutto il periodo in cui è stata disposta la chiusura e dall’adozione di regole certe ed agevolazioni per i dehor.