Aeroporti di Puglia continua a far discutere, soprattutto nel Salento dove siamo costretti da troppi anni a subire politiche baricentriche che penalizzano tutto il sud della Puglia. Mese per mese, infatti, abbiamo evidenziato come lo scalo di Bari continui a crescere più del doppio rispetto a quello di Brindisi. E tutto questo avviene non per caso o per le scelte dei passeggeri, bensì per un numero di voli decisamente più ampio nel capoluogo di regione e per giunta in orari più accessibili rispetto a quelli improponibili dello scalo del Salento.
Ci siamo limitati, insomma, ad analizzare i dati ed a indurre i cittadini a riflettere sulle scelte compiute dalla società guidata dal presidente Vasile, lo stesso che qualche settimana addietro ci aveva propinato ben 25.000 posti-auto in più per il nostro aeroporto come barzelletta del secolo.
Ebbene, per toglierci elementi di valutazione Aeroporti di Puglia ha pensato bene di fornirci il dato del primo quadrimestre del 2025 in maniera globale e quindi senza la divisione di passeggeri per singoli aeroporti.
Ne consegue che sappiamo esclusivamente l’aumento complessivo degli scali di Bari, Brindisi e Foggia è del 13,9% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. L’incremento schizza al 21,7% se si considerano i passeggeri dei voli internazionali, mentre crolla all’8,8% per i voli nazionali.
A conti fatti, non ci meraviglieremmo se per l’aeroporto del Salento ci fossero dei dati con segno negativo e questo potrebbe essere il motivo per cui Aeroporti di Puglia ha deciso di accorpare tutto. Ma ciò che sorprende ancora di più è il silenzio generale rispetto a comportamenti incomprensibili, anche per questioni apparentemente marginali come quella della diffusione di dati statistici.