Lettera aperta sulla chiusura Laboratorio di Patologia Clinica distrettuale del
“Di Summa” di Brindisi.
A: Presidente Regione Puglia; S.E. Prefetto di Brindisi;
Sig. Sindaco di Brindisi; DG della ASL di Brindisi; OO.SS. territoriali – Loro sedi
E’ di questi giorni l’ennesimo colpo di mano organizzativo da parte del Management
della ASL Brindisi, che ha provveduto alla chiusura del Laboratorio Analisi
territoriale del “di Summa” di Brindisi, lasciando solo il “Servizio Tossicologico” ed
il Centro prelievi. Il Laboratorio di PATOLOGIA Clinica distrettuale del
Distretto SS di Brindisi (distretto di terzo livello), ubicato nel “Di Summa”, con
specializzazione in Tossicologia aveva varie funzioni:
specializzazione in tossicologia (screening e conferme, circa 200.000
esami/anno), esami tossicologici per le case Circondariali, esami tossicologici
per gli Ospedali di tutta la provincia
dosaggi dei farmaci antirigetto per i trapiantati
esami richiesti dalla utenza del territorio con impegnativa e ticket se dovuto
(circa 350.000 esami/anno, con un fatturato di circa 3 milioni di euro/anno)
esami per paganti in proprio e ditte esterne, commissioni patenti, adozioni,
porto d’armi (circa 50.000 esami/anno, con un guadagno di circa 250.000
euro/anno per la ASL).
prelievi domiciliari (20-30 al giorno) con infermieri propri a pazienti allettati e
disabili
esami in urgenza richiesti dall’istituto MEDEA (in convezione, circa 30.000
euro/anno)
esami in urgenza per il Day Service Cardiologico del Distretto 1 Brindisi per il
“Progetto Ipertensione”, screening “alcool e tossicodipendenza, carcinoma
cervico-vaginale, carcinoma colon retto”
fino al 30 novembre 2018 circa 180 accessi in media al giorno.
Ora rimane il servizio di tossicologia, che non potrà garantire alcuni esami come
enzimi epatici, pancreatici, ecc., necessari a fini diagnostici, ad esempio per le
cronicità, o gli enzimi cardiaci per diagnosticare casi sospetti di infarto miocardico e
di sindrome coronarica acuta, pur rimanendo molta attrezzatura diagnostica per
essere utilizzata da questo solo servizio (realizzandosi così poco risparmio sulle
attrezzature). Inoltre rimane il Centro Prelievi, che se funzionasse a regime dovrebbe
smistare 450-500 provette al giorno dal Di Summa al Perrino. Non sappiamo poi se
esiste un piano per lo smaltimento delle scorte di reagenti e consumabili presenti in
magazzino…
Insomma non sappiamo molto dei vari aspetti organizzativi e viene da chiedersi
quale logica sia sottesa alla scelta di chiudere il Laboratorio Analisi Distrettuale, in
un territorio già martoriato dal Piano di Riordino Ospedaliero voluto da
Emiliano, come già più volte e in varie sedi da noi sottolineato:
dal punto di vista economico-finanziario sembrerebbe esserci una perdita di
fatturato e di guadagno: non sappiamo infatti quale sia il reale risparmio
previsto dalla chiusura del Laboratorio territoriale, o se invece ci sia un
aumento dei costi in prospettiva, sia per aumento della convenzionata per la
prevedibile crescita della rete dei laboratori privati di analisi convenzionati,
che per aumento dei ricoveri ospedalieri, senza calcolare i costi sociali e lo
stesso costo del trasporto “in qualità” delle provette, dal centro prelievi del
Di Summa al Perrino.
Non sembrerebbe esserci miglioramento della qualità, costringendo
verosimilmente ad un ulteriore afflusso di persone e provette (450-500 al
giorno) dal Di Summa al laboratorio del Perrino, così come è stato per il
Pronto Soccorso. Anzi vorremmo sapere se , come e quando vengono rispettate
le norme circa il trasporto dei campioni biologici, se c‘è la tracciabilità della
temperatura di esercizio, se è riportato sempre l’orario del prelievo, di arrivo al
Perrino, l’orario di lettura… se vengono rispettati insomma modi e tempi
ottimali per l’attendibilità degli esami (circolare n. 3 dell’8 maggio 2003 del
Ministero della Salute).
Ancora: viene rispettata la catena di custodia per i prelievi con valenza
medico legale, ad esempio per i prelievi di tossicologia?
Invece aumenta il rischio di eventuali infezioni ospedaliere, costringendo ad
esempio a stazionare negli ambienti ospedalieri donne in gravidanza (per
accertamenti che richiedono più tempo sia per l’attesa che per tipo di esami, ad
esempio curva da carico di glucosio, ecc.), o anziani debilitati per patologie
croniche, o disabili.
Insomma ci sembra che vi siano delle responsabilità organizzative in queste scelte,
di cui non si capiscono le motivazioni, per quanto invece ogni cittadino ha diritto
alla informazione riguardo al funzionamento dei servizi sanitari presenti nel proprio
territorio, sulle prestazioni erogate, sulla qualità, su come utilizzarli per la cura del
proprio stato di salute. In effetti non capiamo:
A. perché si è proceduto a depauperare ulteriormente di servizi sanitari
importanti il nostro territorio che invece dovrebbe essere potenziato
B. perché non si implementino programmi di prevenzione e diagnosi precoce a
cui tutti abbiamo diritto partecipando periodicamente agli screening dedicati a
specifiche patologie, procedendo invece alla chiusura di una delle principali
strutture di supporto allo accertamento periodico dello stato di salute dei
cittadini
C. perché il Management non debba favorire la partecipazione alla
individuazione dei percorsi diagnostici più appropriati, in un’ottica di
miglior utilizzo dei servizi e quindi di risparmio reale, riducendo ad
esempio il ricorso a ricoveri a rischio di inappropriatezza
D. perché il Sindaco di Brindisi, che è la più alta autorità sanitaria del comune,
non intervenga per trovare soluzioni atte a difendere il “bene comune salute”
dei propri concittadini, penalizzati dalle scelte politiche e organizzative che
vedono la nostra città sempre più spogliata di servizi sanitari.
Si rimane in attesa di risposte, sia per la trasparenza organizzativa, sia perché non
vogliamo che le provette, in questo caso, siano ancora una volta solo numeri, ma
che dietro ogni provetta ci sia una persona che ha diritto ad elevati standard di
sicurezza ed a percorsi personalizzati nell’ambito della salute.
Brindisi 19 dicembre 2018
Casa del popolo Brindisi
Partito della Rifondazione Comunista
Brindisi
Potere al Popolo Brindisi
Sinistra italiana Brindisi