Indetta dalle categorie sindacali FP CGIL, CISL FP e UIL FPL, si è tenuta in sede sindacale l’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori dell’Associazione “La Nostra Famiglia”, con la partecipazione del personale delle sedi di Brindisi, Ostuni e Lecce.
Un’assemblea molto partecipata e sentita, che ha visto la presenza del Segretario nazionale e regionale oltre ai segretari territoriali delle tre organizzazioni sindacali, a conferma della rilevanza nazionale e regionale di una vertenza che si protrae da anni.
Al centro del confronto, la grave situazione determinata dalla scelta unilaterale, assunta dall’Associazione nel 2020, di disapplicare il CCNL della sanità privata in favore di un contratto peggiorativo e con un aumento delle ore lavorative settimanali.
Grazie all’azione congiunta delle organizzazioni sindacali, le lavoratrici e i lavoratori hanno ottenuto importanti pronunciamenti della Corte di Cassazione, che hanno:
- riconosciuto il diritto all’applicazione del CCNL della sanità privata
- stabilito il risarcimento economico per centinaia di dipendenti danneggiati
Nonostante queste sentenze definitive, l’Associazione ha recentemente proposto, nell’incontro nazionale del 12 giugno 2025, un’intesa che le sigle sindacali definiscono inaccettabile e discriminatoria.
In particolare:
- l’applicazione del CCNL verrebbe riconosciuta solo a partire dal 1° luglio 2025
- sarebbero esclusi tutti i lavoratori assunti successivamente al cambio contrattuale, per i quali si prevede un generico rinvio a un confronto dal 2029
- la proposta economica è risultata insufficiente, mentre molti ex dipendenti attendono ancora i risarcimenti riconosciuti dalle sentenze
Nel corso dell’assemblea, dopo un approfondito e acceso dibattito, è stata messa ai voti la prosecuzione della vertenza sindacale: l’assemblea si è espressa a larghissima maggioranza per il proseguimento delle azioni legali e della mobilitazione, con solo 4 voti contrari.
Le organizzazioni sindacali, in linea con il mandato ricevuto, annunciano quindi la ripresa immediata del percorso legale per ottenere:
- l’immediato ripristino del contratto collettivo nazionale della sanità privata
- il pieno riconoscimento economico previsto dalle sentenze
- l’applicazione della Legge Regionale 1490, che in Puglia obbliga tutte le strutture ex art. 26 ad applicare il CCNL Sanità Privata, pena la revoca dell’accreditamento
«I lavoratori non sono più disposti ad accettare rinvii, promesse o soluzioni al ribasso – dichiarano le segreterie territoriali – La misura è colma. La mobilitazione continua. Adesso basta.»
LE SEGRETERIE TERRITORIALI