I SOCIALISTI E DEMOCRATICI STANNO CON IL NOTAIO ERRICO

 

 

 

Abbiamo convintamente aderito all’appello lanciato dalla fondazione ” Lazzati” e dal suo presidente Michele Errico cercando, tra l’altro, di coinvolgere in questo progetto di rigenerazione cittadina chi potesse offrire un contributo importante. Infatti la presenza dell’amico Angelo Consoli e del prof. Livio De Santoli all’incontro del 4 novembre a Brindisi presso palazzo Nervegna è un segnale chiaro della direzione che si vuole intraprendere. Ovviamente il progetto del Cetri- Tires con riferimento alla istituzione di una B.E.S.T school (scuola di formazione per l’energia) a Brindisi, si sposa perfettamente con le linee guida annunciate in questi giorni.
L’analisi che come socialdem della provincia di Brindisi abbiamo sviluppato parte infatti dal prendere atto in maniera definitiva che la spinta propulsiva del progetto nato sul finire degli anni 50 che ha prodotto tra chiari e scuri la Brindisi attuale è giunto da tempo al capolinea, la terza rivoluzione industriale, territorio zero sono molto più che pure enunciazioni teoriche, sono una realtà con la quale bisogna confrontarsi, in qualche misura possono rappresentare quella svolta che potrebbe fare di Brindisi un esempio virtuoso di buone pratiche. Una scommessa da vincere da città martoriata da inquinamento e disoccupazione, dalla fuga delle menti migliori a luogo del cambiamento, la scelta di abbracciare un nuovo modello di società non più legato all’uso fossili, ma alle nuove tecnologie epigoni della terza rivoluzione industriale.
Sogni, fantasie? Noi crediamo di no, il progetto del Cetri è molto di più, è un punto di partenza non di arrivo, Brindisi come è stato detto in più occasioni per la dimensione e la qualità del suo tessuto industriale è una delle capitali industriali del mediterraneo,e le aziende più attente lavorano e guardano con attenzione ad una svolta green, se a questo si aggiungessero le potenzialità per molti versi inespresse del comparto agroalimentare e della grande vocazione turistica del suo territorio Brindisi può sicuramente pensare ad una svolta epocale.
Brindisi città laboratorio,incubatore di un nuovo modello di sviluppo che possiamo proporre al mondo.
Noi accettiamo la sfida convinti che il tempo della lamentazioni è finito da un pezzo e che non siamo più nelle condizioni di dover accettare imposizioni cadute dall’alto o qualche briciola che cade dai tavoli che contano (sic) possiamo essere attori del nostro futuro

 

 

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