Un altro “No” arriva dal commissario prefettizio Santi Giuffre’ ed è quello alle celebrazioni di matrimoni in luoghi esterni alla “Casa Comunale”, “quindi presso strutture ricettive private ed edifici di particolare pregio
storico, architettonico, ambientale o artistico” così come la precedente amministrazione Carluccio aveva, invece, deliberato il 12 maggio 2017 per venire incontro alle richieste di molti cittadini e operatori del settore.
Un’idea, quella di celebrare i riti civili al di fuori delle mura di Palazzo di Città che aveva reso felici molte coppie che, come in molti altri Paesi esteri e anche città italiane, hanno scelto location speciali, come spiagge, luoghi storici, o locali privati di particolare pregio. Un “esperimento di una procedura
valutativa ed autorizzativa da parte degli uffici comunali, finalizzata a verificare le istanze pervenute
nonché a successivi provvedimenti di riconoscimento della facoltà in parola in capo ai locali così
individuati” si argomentava nella precedente delibera.
Delibera che oggi, viene revocata con pubblicazione sull’albo pretorio del Comune di Brindisi.
“Il Sig. Commissario Straordinario, ritenuta non condivisibile la esposta facoltà in relazione alla
considerazione della inopportunità dell’istituzione di uno o più uffici separati dello stato civile e di
estensione, quindi, della qualificazione di “Casa Comunale” ad immobili quali strutture ricettive,
ristoranti, locali di spettacolo, ha impartito motivatamente l’indirizzo di procedere alla revoca del
provvedimento in parola.
In attuazione dell’indirizzo impartito si propone, pertanto, l’adozione del seguente provvedimento di
revoca della deliberazione G.C.N.134/2017”.