Presso l’Auditorium del Museo Archeologico “Ribezzo”, si è tenuto un convegno sul tema:”Il patrimonio subacqueo di Brindisi: prospettive di valorizzazione”. L’evento è stato organizzato dal Club per l’Unesco di Brindisi, con il supporto scientifico della prof.ssa Rita Auriemma dell’Università del Salento e la collaborazione del Comune di Brindisi. Ha moderato l’incontro il giornalista Mimmo Consales. Brindisi vanta un primato in Puglia e in Italia, una tradizione di ricerche archeologiche subacquee che sono iniziate nel secolo scorso. La nostra città vanta moltissimi relitti, decine di tracce subacquee che ci dicono molto riguardo a come si viveva, agli usi, ai costumi e tanto altro. Il patrimonio culturale è un insieme di risorse ereditate dal passato che le popolazioni identificano come riflesso ed espressione dei loro valori, credenze, conoscenze e tradizioni. Il patrimonio culturale deve essere finalizzato a elevare la qualità di vita materiale e immateriale delle persone. Bisogna restituire questo patrimonio per rendere sempre più attrattivo il nostro territorio e immaginare anche un turismo subacqueo che possa unire in un’unica attività svago, sport, cultura ed ecologia. È un turismo altamente sostenibile, a basso o zero impatto ambientale. Alcuni ritrovamenti subacquei non possono essere rimossi per non rischiare di perderli, perché risalgono a migliaia di anni addietro. È necessario rendere visibile l’invisibile perché questo patrimonio costiero subacqueo è capace di raccontare storie sconvolgenti. È opportuno affermare l’importanza di Brindisi, il terminal delle rotte da e per l’Oriente.Tanti ed interessanti gli interventi che hanno evidenziato la necessità di approfondire l’argomento trattato. Molto esauriente la relazione della prof.ssa Rita Auriemma che ha arricchito il suo intervento con molte foto che hanno documentato le ricerche effettuate. Anna Consales
