A Palazzo di Città non ci sarà la rivoluzione che in molti avevano annunciato da mesi. A partire dal Partito Democratico, infatti, emerge con chiarezza la volontà di cambiare poco o niente per evitare che le acque agitate possano risvegliare aspettative da parte di qualcuno in “sonno” da tempo. Stasera si è svolta l’assemblea cittadina del PD e, a quanto pare, si sarebbe deciso di riconfermare i tre assessori uscenti e cioè la vice sindaca Tiziana Brigante, l’assessore alle attività produttive Oreste Pinto e l’assessore ai servizi sociali Isabella Lettori. Il coordinatore cittadino Francesco Cannalire, infatti, ha fatto un passo indietro, forse anche per evidenziare fratture all’interno del partito. E’ assai probabile, tra l’altro, che il PD, pur avendo due consiglieri comunali in più, non vanterà maggiore visibilità, lasciando posto ad un rappresentante di “Ora tocca a noi” e ad uno di Impegno per Brindisi.
Il rischio, più che concreto, è che la montagna anche questa volta partorirà un topolino e il sindaco Rossi avrà più di qualche difficoltà a spiegare il motivo per cui ha ritirato la delega a tutti gli assessori per poi riattribuirla.
Ma il PD stasera ha parlato anche di programma. E’ come se questo partito, insomma, entrasse per la prima volta in maggioranza.
Proporrà, ad esempio, di approbvare una variante di sviluppo della costa per “bonificare” dieci chilometrti di costa al cui interno rientreranno le contrade Betlemme, Acque Chiare e Posticeddu. Di Piano Urbanistico Generale, infatti, nons e ne parlerà chissà per quanto tempo ancora. Il PD, poi, parla di Piano della mobilità sostenibile con la creazione di nuove piste ciclabili da realizzare partecipando a nuovi bandi pubblici. E poi una consulta cittadina per la cultura che si occupi anche di turismo e di un sistema museale diffuso.
Per quanto riguarda il porto, invece, si sollecita la realizzazione degli accosti di Sant’Apollinare, della vasca di colmata e di un termin crocieristico, per giungere alla bonifica dell’area ex Pol da destinare alla cantieristica leggera.
Per i servizi sociali si proporrà di realizzare interventi per razionalizzare la spesa, per potenziare gli asili e per creare comunità residenziali per i minori e un centro per l’autismo. IL tutto, attraverso il coinvolgimento dei privati.
Quanto alla macchina comunale, si parla di riorganizzazione degli uffici e del personale, con l’attribuzione di premialità per chi raggiunge determinati obiettivi.
E poi acqua e fogna per tutti (chiedendo l’intervento dell’Acquedotto Pugliese e dell’autorità idrica), una task force per il decoro cittadino, un PTA nell’ex Di Summa e un piano di energia sostenibile per l’efficientamento energetico della pubblica illuminazione, d’intesa con Enel X.
Insomma, un bel libro dei sogni e viene da chiedersi il motivo per cui per due anni e mezzo il PD è rimasto silente rispetto all’immobilismo di Rossi.