Il Teatro Kopó Brindisi presenta Trovata una sega! di e con Antonello Taurino in scena il 9 e il 10 dicembre alle ore 21.
Lo spettacolo prende le mosse da un evento di cronaca realmente accaduto trent’anni fa a Livorno. Vengono rinvenute nel Fosso Reale della città tre teste scolpite che, senz’alcuna esitazione, sono attribuite ad Amedeo Modigliani. A giustificare tanta sicumera di giornalisti, professori universitari e critici d’arte, c’è anche un aneddoto secondo il quale il grande pittore, d’istanza per qualche tempo nella sua città d’origine, avrebbe realizzato alcune opere ispirate al primitivismo africano per poi esserne inorridito e averle gettate via. Il ritrovamento, avvenuto nell’estate del 1984, ebbe un’enorme risonanza mediatica attirando l’attenzione dei più grandi esperti del settore. Si trattava, in realtà, di uno scherzo – di un ‘fake’, come diremmo oggi – orchestrato da tre studenti dell’Accademia delle Belle Arti coadiuvati da un pittore-portuale dalla vita maledetta. Nella vicenda raccontata da Trovata una sega!, il Caso è il protagonista incontrastato, poiché si insinua negli avvenimenti, scandendo un mese di puro delirio giornalistico e intellettuale con esilaranti colpi di scena. Questo spettacolo, concepito per attore e proiettore con in scena il solo Antonello Taurino e sullo sfondo le immagini dell’epoca, invita a riflettere sul rapporto vero-falso nella società contemporanea. Allora come oggi, ed ecco spiegata la pregnante attualità della pièce, i mass media hanno il potere di deformare la realtà per correre dietro agli ascolti e alle vendite. Nel grande circo mediatico, gli ‘esperti’ giocano un ruolo fondamentale nella misura in cui alimentano la tensione attorno agli avvenimenti con le loro teorie ed interpretazioni. In scena l’abilità di Taurino nel provocare incredulità, bisbigli e risate, ha suscitato grande entusiasmo nel pubblico e parole di sincero apprezzamento da parte della critica.