Nei giorni scorsi sugli organi di informazione locali è stata posta in risalto la posizione assunta dall’ASI espressa con una netta e rigida contrarietà alla realizzazione di un impianto di biocarburanti per aerei nell’area industriale – zona industriale di Brindisi.
Dalla lettura degli articoli che puntualmente recavano le motivazioni del palese diniego dell’ASI emergevano elementi legati al luogo individuato dal proponete, la Forren, così sembra chiamarsi l’azienda americana, che per i tecnici dell’ASI non sarebbe compatibile essenzialmente con la pianificazione del Consorzio, considerando le interferenze dell’impianto con gli insediamenti industriali insediati ed “insediabili” secondo il Piano consortile e nella esigenza di evitare situazioni di rischio con altri insediamenti presenti e futuri, per pericoli di esplosioni ed emanazione di sostanze infiammabili e dannose.
La posizione assunta dall’ASI è certamente condivisibile per la garanzia di sicurezza dei luoghi e per i pericoli dell’impianto e non entrando nel merito delle valutazioni effettuate, si auspica che siano in coerenza e continuità con quanto svolto per altri impianti di pari tipologia e pericolo già autorizzati e non ancora realizzati.
Mi sono permesso di andare ad approfondire quale sia la “mission”, termine tanto in voga, dell’ASI è ho appreso che sarebbe quella di “ favorire lo sviluppo economico del territorio, in particolare attraverso la creazione e gestione di iniziative e servizi a favore delle imprese, specialmente quelle degli agglomerati industriali di Brindisi, impegnandosi a promuovere l’insediamento di nuove attività produttive e a supportare quelle esistenti, offrendo servizi di orientamento e formazione professionale, oltre ad altri servizi sociali connessi all’attività industriale.”
A tal fine mi sono chiesto come mai, dietro alla sola negazione legata ai comprensibili motivi di diniego, gli stessi tecnici non abbiano avviato una attività di orientamento e di proposizione per gli investitori, magari proponendo l’ubicazione dell’impianto nell’area del Petrolchimico, le cui superfici sarebbero in gran parte disponibili, garantendo occupazione di cui ha tanto bisogno il territorio e sviluppo in un contesto affine, incline e già strutturato, seppur garantendo tutti gli elementi di tutela della sicurezza, dell’ambiente e della salute dei cittadini?
Roberto Quarta
Presidente Commissione
Ambiente