IN 130 PER LA GIORNATA RSU CISL SCUOLA TA-BR

“È una giornata che ci restituisce energia”, così Fabio Mancino segretario generale CISL scuola Taranto-Brindisi alla conclusione della settima edizione della giornata rsu CISL Scuola organizzata il 7 settembre presso il liceo “Moscati” di Grottaglie dal CISL Scuola Taranto-Brindisi. Oltre 130 i partecipanti. “È il risultato delle fatiche della campagna rsu della primavera scorsa che ha confermato la primazia del sindacato cisl scuola a Taranto e provincia. È una giornata che ci dona una nuova compagine di rappresentanti e dirigenti sindacali. Un tradizionale appuntamento in concomitanza con l’avvio dell’anno scolastico proprio per sottolineare l’importanza che rivestono gli rsu all’interno delle scuole – spiega Mancino -. Sono molto soddisfatto  della realizzazione di questa giornata quest’anno e ringrazio la segreteria nazionale e la squadra ciao scuola Taranto-Brindisi. Importanti gli interventi in diretta streaming di tutta la segreteria nazionale”. Si è parlato di promozioni di carattere assicurativo e formativo, di rinnovo contrattuale, di sicurezza e formazione, ma anche di contenzioso, di diritti negati, di giusta rivendicazione e di tutte le criticità dell’avvio del nuovo anno scolastico, puntando l’attenzione sulla questione Covid. “Sulle nomine del personale scolastico provo a dare qualche dato – prosegue il segretario CISL -: nonostante le più di 94.000 nomine autorizzate dal Ministero Economia e Finanze di cui per la Puglia non si è riuscito a immettere in ruolo tutto il contingente. Per la situazione concorsi degli oltre 55.000 nomine da graduatoria di merito ne sono state confermate circa la metà. In tutta Italia si parla di 150.000 supplenze. In Puglia mancano centinaia di unità di personale supplente da nominare, per non parlare degli istituti scolastici affidati a dirigenti reggenti (56: 14 a Brindisi e 9 a Taranto) a causa di una norma che recita che istituti con 500 alunni possono essere affidati a dirigenti scolastici reggenti e non a neo immessi in ruolo”. Un’altra criticità rilevata è quella riguardante il personale ATA: in tante scuole c’è il rischio denunciato da diversi presidi di non avere le unità di collaboratori scolastici per garantire il tempo scuola in particolare alla primaria e all’infanzia e carenza di personale negli uffici scolatici provinciali prima causa delle difficoltà di individuare ed assumere docenti. “Ecco perché la necessità di affidare le nomine all’algoritmo che ha prodotto comunque dei rallentamenti – continua Mancino -. Attendiamo l’esito del confronto nazionale con le forze politiche, chiediamo di farla finita con slogan e propaganda elettorale perché la scuola non è ne’ di destra ne’ di sinistra. Serve riportare la scuola al centro dell’attenzione politica come patrimonio comune: se la scuola funziona il Paese ce la fa altrimenti il Paese affonda”

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