IN CONTRADA BETLEMME C’ERA UNA VOLTA IL CAVALLINO BIANCO…

 

Quando le piccole cose, per molti insignificanti ma per altrettanti degne di considerazione, fanno la differenza. Ed e’ proprio il caso di dirlo, senza retorica ma con una punta di malinconica nostalgia. Siamo in c. Da Betlemme, sul litorale nord di Brindisi. Un cittadino, Fabio Attanasio, ci fa notare che quel “Cavallino Bianco” che faceva bella mostra di se’, fiero della sua altezza, quasi a guardiano della costa, non c’e’ piu’. L’emblema di un territorio abbandonato a se stesso, nell’indifferenza della gente e delle varie Amministrazioni Pubbliche, il 24 aprile scorso è venuto giù solo, in silenzio, così com’è stato eretto decenni fa da un altro simbolo della Brindisi di quartiere, della Brindisi popolare, della Brindisi vera e genuina, Giuseppe Manzo, conosciuto da molti della vecchia generazione come “Pino Maciste”.
Chi rievoca questo nome rammenta aneddoti, storie, curiosità, fantasie.
In Contrada Betlemme. Il “Cavallino Bianco”, che era il riferimento di un luogo e di un vecchio ricordo, ha resistito fino all’ultima folata di vento.
Fiero e silenzioso è stato il faro di molti, tanti brindisini.
Ora non c’è più.
Giù nel mezzo di un folto groviglio di sterpaglie e rifiuti giace forse ferito, quasi addormentato, nella speranza di poter essere ripreso, curato e riposto là dove gli spetta.
Non è e non può essere più l’opera di un generoso e volenteroso privato.
La legge parla chiaro, ci sono sanzioni anche a chi si prende cura dell’incuranza pubblica.
“Strano ma vero scrive Fabio Attanasio _ assurdo ma reale, terribilmente reale, ma è così.Per questo non mi appello ai brindisini, ma a quella Amministrazione che con un piccolo gesto ridarebbe un po’ di storia e di onore a chi in passato ha cercato di far sognare con poco, molto poco, tanti giovani e bambini. Quei giovani e quei bambini che oggi sono il cuore pulsante di questa città”.

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no_fumo_torchiarolo

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