IN TENSIONE I LAVORATORI DELLA MARKAS – DISAGI A NON FINIRE PER I TURNI IMPOSTI DALL’AZIENDA

Disagi a non finire per i lavoratori della Markas, l’azienda che ha in appalto il servizio di ristorazione scolastica. Dopo la sentenza che ha dato ragione a circa 50 lavoratori contro il “taglio” di una parte dell’orario di lavoro (e quindi della retribuzione), l’azienda ha modificato i turni a tutti i lavoratori, anche a coloro che non avevano promosso un ricorso giudiziario (chiedendo di firmare una variazione contrattuale, ma senza riconoscere il diritto all’orario pieno già dal gennaio del 2015).

In realtà, i nuovi turni sono giudicati improponibili dai lavoratori. A chi presta servizio presso le scuole, ad esempio, a fronte delle due ore giornaliere, l’azienda chiede che la prestazione abbia una durata di un’ora e 45 minuti, a cui va ad aggiungersi mezzora di pausa pranzo (anche se, in realtà, tale pausa pranzo si applica quando il turno di lavoro è di almeno sei ore). Quel quarto d’ora sottratto alle due ore giornaliere comporta la necessità di un rientro pomeridiano a settimana (dalle 15 alle 16.30) e nella maggior parte dei casi si tratta di un turno inutile.

E allora, perché questa scelta aziendale? C’è chi sospetta che il tutto rientri in una strategia da utilizzare in sede di ricorso in appello (rispetto alla sentenza del giudice del lavoro) per dimostrare che quella fetta di orario settimanale, tagliato già dal suo arrivo a Brindisi (15 gennaio 2015), alla Markas proprio non serve.

Insomma, sale la tensione e non è da escludere che i lavoratori decidano di promuovere azioni di protesta.

 

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