Accade anche questo a Palazzo di Città di Brindisi, dove al sindaco vengono sottoposti documenti da firmare che contengono delle gravi inesattezze. In data odierna (9 giugno) il sindaco Rossi ha emanato una ordinanza in relazione al rischio incendi boschivi. A pagina due il primo cittadino “ordina” ai proprietari, agli affittuari ed ai conduttori di terreni, aree e pertinenze incolti, in stato di abbandono o a riposo, di effettuare entro il “31 maggio” le necessarie opere di prevenzione antincendio mediante la pulizia dei sudetti siti.
Il problema è che queso “ordine” arriva con nove giorni di ritardo rispetto al termine ultimo per poter adempiere a quanto richiesto.
La realtà è che, come prevede l’articolo 8 dell’apposito decreto regionale, l’ordinanza sindacale doveva essere emessa entro il 7 maggio. E invece….