Incendio nel parco di Punta del Serrone. L’ex Assessore Oreste Pinto

Stamattina ero a Punta del Serrone, tra le ceneri della passerella distrutta.
Ho apprezzato la presenza compatta di consiglieri di maggioranza e assessori: un segnale politico netto, che riconosce la gravità dell’accaduto e il valore strategico di quell’area per Brindisi.

Condivido l’analisi del sindaco Marchionna quando parla di attentato criminale. Qui non c’è nulla di occasionale: c’è accanimento, c’è metodo, c’è volontà. Su questo punto il sindaco centra il problema.

Meno convincenti, invece, appaiono le conclusioni operative, soprattutto su due fronti decisivi.

Il primo riguarda il ruolo di guida della comunità.
Se si ammette che la situazione è grave, allora serve una presa di posizione forte verso il Prefetto, una richiesta pubblica e chiara di attenzione straordinaria per Brindisi. Non soltanto per la costa, ma per l’insieme delle dinamiche delinquenziali che stanno soffocando la città.
Allo stesso modo, il sindaco deve farsi portavoce diretto presso il deputato D’Attis, vicepresidente della Commissione Antimafia, per ottenere risorse aggiuntive per Polizia e Carabinieri.
La soglia di allarme è stata superata. Se, come dichiarato dal sindaco, esiste una componente che ostacola con atti criminali la crescita turistica e produttiva di Brindisi, quella componente va individuata e arrestata.
E se, come pare, non vi sono le condizioni per vincere la battaglia, vanno incrementate le risorse.

Il secondo fronte riguarda le risposte immediate.
Le associazioni e le imprese che hanno investito sulla Casa dell’Ammiraglio e sull’intera costa non possono restare sospese.
Qui il tempo delle analisi è finito: servono impegni chiari, date certe, atti conseguenti. Oggi bisogna pretendere solide certezze, non limitarsi a registrare lamentele.

Le domande sono semplici e non più rinviabili:
– quando la passerella e le altre strutture saranno ripristinate?
– quando i cancelli del parco verranno sistemati?
– quando la pulizia prevista dal contratto, a partire dallo svuotamento dei cestini, tornerà regolare?
– quando il sistema di videosorveglianza sarà riattivato?
– il perimetro verrà messo in sicurezza contro gli incendi con il brecciolino promesso?

Brindisi ha bisogno di meno parole e di più risposte.
E le risposte devono arrivare. Subito.
Assieme alla passerella. Quella tangibile.

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