Il “Dipartimento per la promozione e la diffusione della cultura” delle Leghe cittadine di Brindisi dello SPI- CGIL, ha promosso un incontro sul tema:”Il fenomeno dell’ immigrazione e la libertà delle persone nella nostra Repubblica nata dalla Resistenza”. L’ incontro si è tenuto nel salone della sede di via Palestro 11, Brindisi. Si è parlato di immigrazione e di come questa “presenza massiccia” stia incominciando a destare una paura incomprensibile. Si dovrebbe riflettere, invece, sul fatto che tutta questa gente, rinuncia alla famiglia, a tutto e che, quindi, si deve parlare, piuttosto, di accoglienza, di integrazione. Sono stati presentati due libri inerenti l’ argomento:”Mi chiamo Sabrine” di Sabrine Aouni e:”Conversazioni a Molenbeek” di Leonardo Palmisano. Perché questi due lavori escono in contemporanea? Perché Sabrine è nata a Barletta, da genitori tunisini, ed è italiana a tutti gli effetti, una ragazza di seconda generazione italiana. I ragazzi di Molenbeek sono ragazzi di seconda, terza generazione, sono belgi. Molenbeek è un quartiere nel cuore di Bruxelles, la periferia più nota del momento, ritenuta il centro del fondamentalismo islamico e del reclutamento dei terroristi. Il libro di Palmisano è stato pubblicato anche in francese, quello di Sabrine sarà tradotto in arabo. Stiamo parlando di 800. 000 persone, una generazione giovane, un esercito in attesa di una legge. La lettura di entrambi i testi, è estremamente efficace per aprire il dibattito, per parlare del fenomeno del fondamentalismo, così radicato. Fra l’ altro, non si capisce perché l’ offerta dei diritti debba avere un costo. Sabrine non si sente un’ immigrata, è nata in Italia, tutta la sua vita si è svolta in Italia. Essere di seconda generazione, significa essere privati di tante cose, persino del diritto al voto. Si sente italiana più che tunisina. Vivere in Tunisia, per lei, è un’ utopia. La legge Bossi- Fini va cambiata, senza alcun dubbio. Interessanti le argomentazioni trattate da Leonardo. Tanti sono stati gli spunti, le provocazioni, tante le persone intervenute al dibattito. L’ incontro è stato molto interessante e costruttivo, parecchi i giovani presenti. Anna Consales
