INCONTRO SULLA DECARBONIZZAZIONE – LA NOTA DEL COMUNE DI BRINDISI

Ecco la nota del Comune di Brindisi:

L’incontro odierno è stato definito e programmato dal Ministero dello Sviluppo  Economico, al fine di presentare una sintesi del percorso di accompagnamento  all’uscita dal carbone, prevista dalla Strategia Energetica Nazionale e dal Piano  Nazionale Energia e Clima al  2025, d’intesa con il  gestore della Rete Elettrica Terna spa, mostrando le condizioni  che occorrerebbero per  il  bilanciamento  della rete e dei carichi energetici, per compensare l’uscita dalla termogenerazione elettrica tradizionale.

 

 

A fronte dell’illustrazione delle quantità di energia in  gioco,  tra rinnovabili,  sistemi di accumulo, generazione a gas etc., è emersa in generale una scarna rappresentazione di  scenario,  ovvero di possibilità di piena comprensione in  termini di progettualità integrata, ricadute occupazionali, resistenza ulteriore delle fonti fossili per  il   tramite del  gas,   di  costi   energetici (inclusi  quelli  previsti dal cosiddetto “capacity  market” teso a finanziare le riserve di stoccaggio energetico), di affollamento  infrastruttuale, di  mix energetico  complessivo locale.

 

 

A  vantaggio dell’evidenza di tale lacuna hanno contribuito  gli  interventi,   se  pur   iscritti  in una generale fase di  ascolto,  dei rappresentanti del Comune di Brindisi e di  altri attori istituzionali presenti.

 

 

A questo quadro si aggiunga una scarsa chiarezza del crono programma generale  degli interventi di riconversione che, se da  un  lato  appare scandito sulle tappe della SEN e del  PNIEC di cui  sopra, dall’altra sconta una contraddizione nell’ambito degli attuali  procedimenti di riesame delle autorizzazioni  statali, molte delle quali ancora centrate sulla definizione degli assetti  impiantistici attuali “ante riconversione”.

 

 

Per contro, non sembrerebbero auspicabili le forti accelerazioni procedimentali promosse dai  gestori presenti, laddove non  consentano di mettere in  luce,  a fronte di  tali  semplificazioni  ed  accelerazioni,  le  ricadute i   termini   di  danno sanitario attraverso una VIS (Valutazione di  Impatto Sanitario) appropriata e contestuale alla VIA (Valutazione di  Impatto Ambientale).

 

 

A poco sono valse in  questo  senso le rassicurazioni  dei rappresentanti  del Mise  in  base alle quali  qualsiasi  intervento impiantistico,  teso alla decarbonizzazione,  non  può che generare certe ricadute positive in termini ambientali e sanitari: occorre comunque una completa analisi costi  benefici socio-economica ed ambientale.

 

 

Tale  visione parziale e  indefinita  necessita di essere approfondita ed implementata alla scala locale: il Comune di Brindisi ha delle sue specificità economiche ed ambientali, oltre a contribuire in modo massiccio e singolare all’approvvigionamento energetico del sistema Paese con enormi sacrifici ambientali che non  possono  essere in alcun modo esaustivamente trattati e ricondotti in  tavoli  plenari  ed  interregionali  come quello  odierno.

 

 

Pertanto, verrà reiterata dal Comune di Brindisi un’istanza di riproposizione del tavolo  tematico  a livello provinciale  e  comunale, alla presenza dei player e degli stakeholder che incidono sulla realtà e sulla composizione dell’offerta socio economico e territoriale locali.

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