P E T I Z I O N E
AL PRESIDENTE, CONSIGLIERI E ASSESSORI REGIONE PUGLIA
BARI
Oggetto: Petizione indennita mensile e di fine mandato Presidente, assessori e consiglieri regione Puglia.
L’ondata antipolitica che sta contrassegnando l’attuale vita politica, sta creando in tutta la regione un diffuso clima di insofferenza, di distacco e di sfiducia da parte di notevoli fasce di cittadini nei confronti delle istituzioni e, in modo particolare, in coloro che le rappresentano.
Uno stato d’animo alimentato dai pesanti sacrifici imposti dalla devastante crisi economica, che da tempo sta corrodendo la vita di tantissimi cittadini pugliesi, ai quali fanno riscontro numerosi casi di odiosi privilegi, di sprechi e di inefficienze, portati a conoscenza dell’opinione pubblica dalla rete internet e dai servizi giornalistici, televisivi, radiofonici delle emittenti nazionali e locali.
Un problema, che non appare né circoscritto, né sporadico.
In questo scenario, il dovere della buona politica è quello di dare segnali di discontinuità, di trasparenza e di oculatezza nella gestione del denaro pubblico, che proviene dalle tasse che i cittadini pagano a costo di enormi sacrifici, ma anche di ridurre i costi esagerati della politica e della burocrazia, a tutti i livelli.
Non si tratta certamente di demagogia o di cedimenti alla piazza. Si tratta di riconsegnare all’attività politica quella dignità e quel valore che troppi meccanismi superati, troppe furbizie, troppe inerzie hanno indebolito, facendola apparire funzionale solo a far carriera e a creare meccanismi per mettere al sicuro rendite e privilegi. Ma anche per creare apparati e clientele, che non hanno niente a che fare con la democrazia.
Tuttavia, non bisogna fare di tutta un erba un fascio. Proprio per questo facciamo appello alla buona politica per attivarsi a introdurre i correttivi idonei a correggere la deriva di questi anni.
I consiglieri regionali pugliesi, gli assessori, il Presidente della Regione Puglia, in questa fase di profonda sofferenza economica di tante famiglie, di lavoratori, di giovani, di pensionati, che con le loro insignificanti retribuzioni o pensioni non riescono a far fronte ai bisogni primari delle proprie famiglie, oltre ad alleviare la loro condizione di sofferenza, possono e devono eliminare finalmente quelle ingiustificate condizioni di privilegio e di spreco che perdurano in molte categorie di politici, che non appaiono certamente bisognosi.
Considerato che i consiglieri regionali percepiscono una indennita mensile complessiva che oscilla dagli 11.100 agli 13.800 euro, in linea con quella che percepiscono presidente ed assessori, superiore a quanto pecepiscono in un anno moltissimi pensionati e lavoratori dipendenti, possono e debbono mettere mano, senza indugio, oltre ai costi smisurati della burocrazia e dei tantissimi enti inutili, ma anche a quelli della politica, riducendo del 20% l’indennità complessiva mensile dei consiglieri regionali, assessori e Presidente della regione, facendo, nel contempo, naufragare l’ ennesimo tentativo di alcuni consiglieri di reitrodurre a loro favore e a quello degli assessori regionali, il trattamento di fine mandato di 35.000 euro per consiliatura, con effetto retroattivo dal 2013, dall’anno in cui era stata eliminata dai consiglieri dell’epoca, che non sopportavano quell’odioso privilegio.
Scelte forti che richiedono un deciso cambio di passo, un approccio culturale e politico diverso , riconsegnando all’attività politica il significato e la dignità del proprio ruolo, traformando in realtà le tante dichiarazioni di principio, evidentemente senza senso, proprinate giornalmente ai cittadini, che i tanti sprechi, privilegi e le tante inerzie hanno pesantemente offuscato.
Le risorse risparmiate potrebbero essere utilizzate per aiutare i cittadini in difficoltà e dare una speranza di futuro ai tanti giovani ai quali da tempo negato in tanta parte del territorio pugliese.
Credo che i consiglieri regionali, prima della seduta per la votazione della reitroduzione del trattamento di fine rappoto, per una questione di trasparenza e anche di vicinanza nei confronti dei cittadini pugliesi, debbano rendere pubblica la loro intenzione di voto.
Vi chiediamo, pertanto di disporre in tal senso.
Distinti Saluti
Vincenzo Albano