“INSIEME IN BARCA A VELA”: CONCLUSO QUESTA MATTINA IL PROGETTO PER AUTISTICI

Si è concluso questa mattina, presso il Marina di Brindisi (porto turistico) il progetto “INSIEME IN BARCA A VELA”, progetto ideato da GV3 a Gonfie Vele verso la Vita, ANGSA, Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici, E. MEDEA La Nostra Famiglia e Centro Educativo Ambarabà, che prevedeva l’attivazione di esperienze socializzanti, cooperative e ricreative in barca a vela a favore di soggetti con disturbi dello spettro autistico.
Il progetto patrocinato da Comune di Brindisi, ASL Brindisi e CSV Centro di servizio per il volontariato Brindisi/Lecce, è stato condotto grazie al Marina di Brindisi, partner logistico di tutti i progetti di GV3 e di Fondazione Puglia con il suo sostegno economico. E’ un progetto nato per facilitare esperienze di integrazione e inclusione sociale attraverso la nautica e la vela, dove i ragazzi possano attivare risorse personali (autonomia, socializzazione) in un ambiente stimolante dal punto di vista cognitivo ed emotivo. La vita in barca migliora l’autostima, il senso di autorealizzazione personale e sociale, il senso di responsabilità del singolo all’interno di un gruppo e la capacità di autocontrollo nella risoluzione dei problemi.
Le uscite in barca, precedute da una fase preliminare teorica, hanno visti impegnati ragazzi affetti da disturbi dello spettro autistico affiancati da tutor psicologici, che hanno interagito con gli equipaggi delle imbarcazioni “Baron” confiscata alla criminalità organizzata ed assegnata alla GV3 e di altre imbarcazioni dei soci e volontari della GV3. Le attività sono state “cucite” sulla base della tipologia di autismo per 60 ore complessive. Tanti gli obiettivi prefissati dal progetto: favorire una esperienza gratificante, socializzante, arricchente con positivi benefici sulla loro qualità di vita, facilitare l’integrazione e l’inclusione dei ragazzi autistici in equipaggi misti, definire un percorso terapeutico-esperienziale che sia replicabile da altre realtà sul territorio nazionale e condividere i risultati dell’esperienza su scala nazionale con gli altri centri IRCCS “E. Medea” nonchè con la comunità scientifica. L’esperienza, interrotta dal lungo periodo di lockdown, si è conclusa oggi con successo e piena soddisfazione degli organizzatori e di tutti i partecipanti. Entusiasmo tra i ragazzi che hanno partecipato che hanno chiesto a gran voce di poter ripetere l’esperienza, gratificante per loro quanto per gli skipper, i membri degli equipaggi ed i professionisti che li hanno affiancati, ognuno ha tratto vantaggio da un’esperienza che arricchisce in tutti i sensi e fornisce opportunità di socializzazione alternative a soggetti che spesso hanno proprio come difficoltà principale, quella di relazionarsi. La speranza che non rimanga un progetto pilota ma che possa essere replicato ed offerto ad una platea sempre più vasta.

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