INTEGRAZIONE: UN PRIMO SPIRAGLIO PER GLI UTENTI PIÙ PICCOLI. NULLA DI FATTO PER LE SCUOLE SUPERIORI, BISOGNA ATTENDERE OTTOBRE

Un’intera mattina sotto il palazzo della provincia, in attesa di risposte arrivate solo parzialmente. I genitori di bambini disabili, o almeno una parte di loro, hanno manifestato così il disappunto per il mancato inizio del servizio di integrazione sciistica che questa massima ha costretto molti di questi genitori a riportare i figli a casa. Al tavolo tecnico erano seduti i sindacati a tutela degli interessi degli operatori di integrazione sociale. Un primo spiraglio di luce è quello che prevede l’assistenza passata dalle previste 12 ore settimanali, a 24 con un rapporto di un operatore per ogni utente o al massimo per due, in alternanza con l’insegnante di sostegno. Il servizio dovrebbe partire lunedì per scuola d’infanzia, primaria e media mentre gli studenti degli istituti superiori dovranno attendere i primi di ottobre. Le figure preposte, che saranno reclutate, saranno educatori con titoli di studio ed esperienza almeno triennale. Parzialmente  soddisfatti i genitori dei ragazzi più grandi per i quali resta il problema di dover attendere almeno altre due settimane. “I genitori continuano la protesta, dice Rita Dell’Erba presidente dell’associazione Abili al sorriso, a causa del ritardo nell’inizio del servizio. Quindi siamo solo all’inizio di una nuova battaglia.

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