In riferimento alla recente proposta dell’Assessore regionale al Bilancio, Fabiano Amati, sull’internalizzazione della RSA privata di Ostuni nella struttura pubblica, e alle polemiche emerse in questi giorni, la FIALS Puglia chiede trasparenza, coerenza normativa e massima attenzione alle ricadute occupazionali. Chiediamo all’Assessore Amati di chiarire ufficialmente quali siano gli atti autorizzativi regionali e le risorse finanziarie già individuate per sostenere un processo tanto delicato, così come è stato fatto nel caso del Presidio Riabilitativo di Ceglie Messapica, dove è intervenuta una legge regionale specifica. Non vorremmo assistere a proclami senza basi concrete, che rischiano di alimentare solo confusione e false aspettative. La priorità per la FIALS resta la tutela dei lavoratori. In particolare, chiediamo certezze sulla stabilizzazione del personale attualmente impiegato presso l’ex San Raffaele, il cui contratto è in scadenza il 31 dicembre 2025. Non accettiamo che a fronte delle promesse politiche di contratti a tempo indeterminato, oggi si parli ancora di proroghe a sei mesi, generando precarietà e disillusione.Cogliamo inoltre l’occasione per chiedere all’Assessore Amati di valutare con serietà e responsabilità la situazione dell’Assistenza Domiciliare Integrata (ADI), oggi gestita da cooperative, come la San Bernardo. L’eventuale riorganizzazione del servizio non può prescindere da una riflessione complessiva sull’efficacia, sulla sostenibilità e sulla tutela dei lavoratori coinvolti, evitando interventi frammentati o ideologici. “Quando si toccano questioni così sensibili – afferma Giuseppe Carbone, Segretario Generale della FIALS – serve una visione ampia, che tenga insieme diritti dei lavoratori, qualità dei servizi e sostenibilità economica. Non si può procedere a compartimenti stagni o con logiche da campagna elettorale. I cittadini pugliesi e il personale sanitario meritano serietà e atti concreti.”