IL NUOVO TEATRO VERDI DI BRINDISI, PER UNA SERA, SI TRASFORMA IN UN’AULA UNIVERSITARIA CON IL PROF. SGARBI CHE INCANTA CON “LEONARDO”

Nel Nuovo Teatro Verdi di Brindisi, per una sera, i brindisini sono diventati “alunni” del grande prof. Vittorio Sgarbi. Tre ore di cultura, portate avanti con una leggerezza espositiva che ha entusiasmato tutti. La storia dell’arte, non più materia per pochi eruditi, che diventa racconto, poesia, emozione. E se, ogni tanto, c’è stato un intercalare un po’ forte nel linguaggio, sicuramente non ha tolto nulla alla enorme competenza di Sgarbi, perché parte integrante del suo personaggio. Ieri sera, si è avuta l’opportunità di conoscere realmente il grande “Leonardo”, che è apparso in una veste, ai più sconosciuta, di un uomo pigro, che ha impiegato anni per portare a termine i suoi lavori. Un uomo che non aveva molta voglia di lavorare, ma che, quando lo ha fatto, ha realizzato opere di una bellezza indescrivibile. Tutti conosciamo la “Gioconda”, dalle immagini dei libri, ma, solo recandosi a Parigi, al Louvre, si percepisce l’importanza del quadro, che riesce ad emergere e quasi obliterare altri importantissimi capolavori presenti nel Museo. Tre ore intense, con dei brevi interventi musicali molto apprezzati, anche grazie all’atmosfera che man mano si creava con le particolari immagini che venivano proiettate su un grande schermo. Un Vittorio Sgarbi instancabile, che ha coinvolto i tantissimi “alunni” di tutte le età che hanno seguito con passione e molta attenzione. Tutta la produzione di Leonardo è stata passata in rassegna e spiegata con dovizia di particolari. È stato interessante anche potere constatare come in tanti abbiano tentato di imitare il suo stile, senza minimamente riuscirci. Le foto dei dipinti hanno accompagnato tutta la “lezione”, dipinti di cui, in tanti, ne ignoravano l’esistenza. Tante le curiosità riguardanti “l’Ultima Cena”, con le varie angolazioni illustrate meticolosamente. Ovviamente, Sgarbi ha voluto concludere con la Gioconda, spiegandone il sorriso, la prospettiva e tutto ciò che può esserci stato nella realizzazione di un tale capolavoro. Ha scherzato un po’ anche mostrando un’immagine di una Gioconda-Sgarbi, perché uno studioso come lui, può permettersi anche delle libertà, dei momenti di ironia. Ha scherzato un po’ su Di Maio e sull’ignoranza in genere, contro cui combatte da sempre. E che dire della città di Matera che è stata capace di auto-promuoversi come capitale della cultura, ma che, in effetti, di culturale non offre niente. Ha parlato del vero significato dell’essere credente e di come non si possano condividere quei presidi che non hanno permesso la realizzazione del Presepe, per non offendere i Musulmani. Il Presepe festeggia una nascita , è un simbolo importante che nessuno può permettersi di cancellare. Anche Papa Francesco è stato citato per le sue parole: meglio un ateo che un cattolico ipocrita. Un Vittorio Sgarbi motivato, eclettico, ma, soprattutto, un professore che è riuscito a regalare tre ore di vera cultura. Ieri sera, effettivamente, nel Nuovo Teatro Verdi di Brindisi si è respirata cultura ed è stata un’opportunità imperdibile. Sgarbi riesce a spiegare l’arte e, soprattutto, a farla amare. Anna Consales

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