Ecco la nota della Cgil:
La Cgil proclama lo stato di agitazione per effetto delle seguenti motivazioni: nuove normative di gestione del servizio a seguito della riorganizzazione omogenea dei servizi sul territorio regionale, tale protocollo, per il servizio di integrazione scolastica per l’anno scolastico 2017 / 18 e anni futuri, a causa del requisito di accesso molto stingente solo utenti con legge 104 art. 3 comma 3 e il cambio di rapporto da 1 operatore a 5 utenti, provocherà una seria contrazione circa il 60% di tagli all’assistenza e, allo stesso tempo il licenziamento del 70% della forza lavoro, attualmente in Provincia di Brindisi sono impiegati a vario titolo più di 400 unità.
Tale riorganizzazione così come impostata, non tiene in considerazione degli ottimi livelli di assistenza del servizio che, da più di un decennio è assicurato con personale qualificato e formato dalla stessa Regione Puglia con la qualifica di Operatore Socio Sanitario, colmando anche le gravi difficoltà organizzative e occupazionali delle scuole di ogni ordine e grado.
Preoccupati del calo di assistenza che peggiorerà il servizio a bambini con disabilità, con il rischio di alterare il diritto allo studio e del taglio dei livelli occupazionali, siamo costretti a proclamare lo stato di agitazione di tutto il personale impiegato nel servizio di integrazione scolastica in tutta la Provincia di Brindisi.
Si chiede, al Prefetto di Brindisi, al Presidente della Provincia e ai Sindaci e ai presidenti degli Ambiti territoriali Sociali della Provincia di Brindisi, un’azione congiunta nei confronti dell’ Assessorato al Welfare della Regione Puglia, per cambiare il suddetto regolamento, a salvaguardia dell’assistenza e dell’occupazione, a seguito delle assemblee sindacali che verranno effettuate comunicheremo le ulteriori iniziative a difesa della qualità dell’assistenza e del lavoro.