LA CGIL SCRIVE AI SINDACI ED AL PREFETTO: SI LAVORA SOLO CON LO SMART WORKING

Ai Segretari Generali
Ai Sindaci
e, p.c. All.mo Sig. Prefetto

Oggetto: emergenza COVID-19- servizi indifferibili- rientro in Ufficio.
I DPCM sin qui emanati e le Direttive emesse dal Ministro della PA nonché il D.l n. 18
del 17/03/2020 impongono che negli Uffici della PA resti in servizio il personale
strettamente necessario per garantire le attività “indifferibili” mentre diviene
ordinaria per tutto il periodo dell’emergenza l’attività svolta in smart working ed
eccezionale quella svolta in Ufficio.
L’esigenza principale, ribadita a più riprese e sempre con maggiore incisività è quella
di ridurre al minimo gli spostamenti e la permanenza in Ufficio del personale.
A tal fine si intendono anche le attività indifferibili che possono essere svolte in smart
working adottando tutte le soluzioni organizzative che permettono di ridurre al
minimo la presenza in Ufficio in conformità al DPCM 11 Marzo 2020 e al D.l. Del
17/03/2020.
Risulta alla scrivente che in molti comune anziché individuare un presidio formato da
poche unità per garantire i servizi indifferibili ( ovvero quelli essenziali che è bene
ribadire sono quelli da garantire in caso di sciopero) si sta facendo esattamente il
contrario ovvero poche unità stanno facendo smart working mentre tutte le altre
sono presenti in Ufficio.
Tanto contravvenendo alle norme emanate dal Governo per garantire la salute
pubblica.
Alla luce di quanto esposto la scrivente O.S. chiede:
– l’elenco dei servizi indifferibili individuati come da disposizione di legge;
– quali servizi essenziali sono stati individuati per il presidio;
– quanti dipendenti e per quanti giorni a settimana sono stati posti in smart working.
Tanto anche in riferimento all’ordinanza emanata dal Ministro della Salute di concerto
con il Ministro dell’Interno in data 22 marzo con la quale si vietano gli spostamenti da
un Comune all’altro salvo per comprovate esigenze lavorative di assoluta urgenza o
per motivi di salute.
La scrivente O.S. chiede, pertanto, che tutti i dipendenti siano posti in smart working
per 5 giorni a settimana salvo garantire la presenza di un presidio per i servizi
essenziali come disposto dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
Si ribadisce, inoltre, l’obbligo di fornire idonei Dispositivi di protezione individuali ai
dipendenti che garantiscono il presidio.
Tale nota costituisce invito formale a modificare in tempi strettissimi eventuali accordi
individuali o atti organizzativi che prevedono il rientro settimanale per attività non
rientranti in quelle indifferibili già indicate dalla Direzione Centrale di Codesta
Agenzia.
In assenza la scrivente sarà costretta a chiedere l’intervento del Prefetto per
l’osservanza delle norme a garanzia della salute pubblica.
Si porgono distinti saluti.
LA SEGRETERIA TERRITORIALE
Patrizia Stella

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