Non è per fare sempre il bastian contrario, ma mi capita di viaggiare ed inevitabilmente ogni viaggio mi propone dei paragoni e altrettanto inevitabilmente ne esco ogni volta affranta. Mentre nella mia città si litiga ancora a destra e a manca su chi e come debba illuminare la città, su chi deve organizzare i mercatini natalizi e gli eventi, altrove il Natale è già da un pezzo nel pieno della sua magia. Le luci, i colori, i profumi, le carrozze coi cavalli e i trenini per grandi e piccini, catapultano residenti e turisti in una favola. Da sempre i mercatini di Trento e Bolzano rappresentano un’attrazione senza eguali per chi vuole respirare l’aria magica del Natale. Quest’anno ho voluto provarci anche io….è difficile descrivere a parole, neanche le foto possono dare l’idea, ma vi assicuro che da queste parti il Natale è davvero la festa che tutti sognano. L’organizzazione manco a dirlo è ineccepibile, l’ordine pubblico idem. Al di là dell’evento, ciò che colpisce è la vivibilità, il rispetto della cosa pubblica, del codice della strada, la pulizia estrema, la città da amare e curare. Mi sono stupita vedendo un controllore su un autobus urbano, rimproverare e multare una ragazzina rea di non aver obliterato il biglietto. Ho scoperto con piacere che qui i bambini sugli autobus viaggiano gratis, ho visto fontane pulite e perfettamente funzionanti oltre che illuminate con colori diversi selezionabili dai passanti, attraverso una pulsantiera in base agli umori di ognuno di loro. Ho visto parchi attrezzati, cestini per la raccolta differenziata, toilette pubbliche pulite e colorate, totem per il conferimento dei rifiuti attraverso una tessera magnetica personale. Ho visto soprattutto strade pulite, senza ammassi di spazzatura ovunque, perché qui le multe le fanno sul serio. Ho visto polizia, vigili urbani, volontari tutti pronti ad intervenire al bisogno e a garantire la sicurezza di pedoni e automobilisti. Io non so se è tutto merito o privilegio dell’essere province autonome. Io credo piuttosto che sia una questione di cultura e di buona educazione, perché se il cittadino ama la propria città, chi la amministra può farlo più facilmente. Io torno a Brindisi con la rabbia nel cuore, con la consapevolezza di dover lottare per ottenere ciò che altrove è normalità. Mi chiedo se chi ci amministra abbia mai osservato con spirito critico ciò che avviene in altre realtà. Quest’anno io i miei mercatini li ho avuti, mi porto dietro il profumo di arancia e cannella e il sapore di un caldo “bombardino” che ti scalda corpo e anima dopo una giornata intera trascorsa al freddo sì, ma con la spensieratezza nel cuore. Chissà che Babbo Natale non possa fare qualcosa anche per noi …ah, dimenticavo, anche Trento e Bolzano devolvono parte degli incassi alle popolazioni colpite dal sisma….
Tiziana Piliego