Nella Cripta della Chiesa di Santa Lucia, è andato in scena il terzo appuntamento della Rassegna: ” Voci, Luci e Ombre” , curata dall’ attore, regista e scrittore, Marcantonio Gallo, fondatore, con Fabrizio Cito, del Teatro delle Pietre. Scegliere la Cripta come location di una performance teatrale, è stato veramente magico. Un’ atmosfera particolare, dove ogni cosa parlava di ” storia” , di un passato in cui immergersi. Non c’ è stato bisogno di alcun allestimento scenico, perché la Cripta è già uno scenario straordinario. Sono state collocate quattro sedie, con un fiore rosso, un velo nero e una foto per le protagoniste, e, a lato, una sedia per Marcantonio che era l’ uomo, quasi ” una voce fuori campo” , una presenza essenziale per la narrazione. L’ accompagnamento musicale di un romantico violino ha completato l’ atmosfera. Fabrizio Cito ha salutato tutti con una bellissima citazione di William Shakespeare, sempre inerente l’ importanza dell’ universo femminile. È intervenuta, poi, la dott. Katiuscia Di Rocco che ha fatto un’ interessante ricerca storica, che ha, effettivamente, ispirato la performance. Spesso, nei conventi, si accoglievano donne non spinte soltanto da vocazione, ma, a volte, reduci da matrimoni sbagliati. Le donne erano ” costrette” al matrimonio dalle proprie famiglie e, se decidevano di lasciare il marito per disperazione, automaticamente erano costrette a lasciare i figli. Quasi sempre, per queste donne, non rimaneva altro che darsi alla prostituzione. Spesso, era lecito, per i mariti, arrivare anche ad ucciderle. Povere donne che non avevano alcun diritto e di cui nessuno parlava. Storie vere di donne ” fantasma” , cancellate dalla memoria comune. Ai nostri giorni, con tutte le tragedie che, quotidianamente, la cronaca evidenzia, questo tema diventa, purtroppo, quanto mai attuale. Le quattro attrici, di età diversa, hanno rappresentato quattro donne con un vissuto di completa sottomissione ad un uomo padrone, sfruttatore, insensibile e, quasi sempre, violento. Donne che dovevano subire, senza alcuna possibilità di ribellione, senza che nessuno riconoscesse la loro condizione. Persone, mamme, ma, soprattutto, donne. Marcantonio Gallo che, ogni tanto, fischiettava beffardamente, era l’ uomo contro cui esprimere l’ odio, contro cui ribellarsi. Altissima la concentrazione del pubblico, visibilmente ” coinvolto” dalla performance. A momenti, le attrici erano talmente ” prese” dal testo, che apparivano visibilmente commosse. Tutti i presenti hanno avuto il privilegio di assistere non soltanto ad uno spettacolo, ma hanno potuto vivere un’ esperienza unica, in una location straordinaria. Ricordiamo che la rassegna ” Voci, Luci e Ombre” , è realizzata dal Teatro delle Pietre e sostenuta da Enel, Associazione Maria Cristina di Savoia, con il patrocinio di Arcidiocesi e Comune di Brindisi. Un ringraziamento particolare va fatto a don Adriano Miglietta per la grande disponibilità. Poiché tantissime sono state le persone che non hanno potuto assistere all’ evento, per la limitata capienza della location, ci sarà una replica l’ otto marzo, data importante per l’ emancipazione delle donne. Anna Consales